CAVA DE' TIRRENI - «Compressione dei diritti di difesa». Non sufficienti tre ore per confutare «adeguamente gli ulteriori elementi» prodotti...
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I giudici della Suprema Corte hanno accolto il ricorso di Polichetti, spiegando che in quell'udienza il Riesame aveva «privato la possibilità alla difesa di confutare adeguamente gli ulteriori elementi prodotti dal pm». La stessa aveva avuto a disposizione solo tre ore, con tanto di sospensione. Oltre a confutare i nuovi elementi, il difensore di Polichetti aveva allegato documentazione che attestava l'incompatibilità carceraria per l'ex vicesindaco, legata al suo stato di salute. La richiesta di arresto per il politico era stata già respinta dal gip, in fase d'indagine preliminare e poi una prima volta, dalla Cassazione. La posizione di Polichetti e quella del boss Dante Zullo è stata, di recente, unita a quella di altri imputati, in un unico procedimento dinanzi al collegio del tribunale di Nocera Inferiore. Secondo il prospetto accusatorio, Polichetti avrebbe permesso favoritismi nell'organizzazione della Festa della Pizza. Ad accusarlo c'è un collaboratore di giustizia, Giovanni Sorrentino, in passato nell'orbita del gruppo Zullo. Il Tribunale del Riesame, alla luce di quanto deciso dalla Cassazione, dovrà ora ridiscutere nuovamente - seguendo le indicazioni della Suprema Corte - la richiesta di arresto della Dda. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino