OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Colpito alle zampe da palline di ferro. È accaduto alla zona industriale dove il cagnolino di un carrozziere è stato vittima di un vero e proprio agguato mentre gironzolava nel cortile di casa. Per il meticcio sono state necessarie le cure del veterinario che si è accorto delle palline di ferro conficcate nelle zampe con relative ferite e malessere. Nella serata di lunedì, il carrozziere si è rivolto a un legale per presentare denuncia contro ignoti.
Secondo le prime ricostruzioni, all’origine dell’insano gesto ci sarebbero liti di vicinato. La notizia del ferimento del meticcio ha messo in allarme i residenti della zona, proprietari di cani che potrebbero finire nel mirino dell’attentatore. Stando a quanto riferito dal padrone del cagnolino, quest’ultimo sarebbe stato colpito lunedì mattina mentre gironzolava nel terreno adiacente l’abitazione.
Come spiegato dagli stessi proprietari, l’arma usata per colpire il loro cagnolino potrebbe essere una pistola a pressione caricata a colpi di ferro, con molta probabilità una cosiddetta scacciacani, utilizzata anche per la caccia. Gli investigatori dovranno cercare di individuare il responsabile del vile gesto ed accertare se si tratta di un’arma detenuta legalmente. «In ogni caso - spiega una persona vicina al carrozziere - non ci sono alibi. L’arma non poteva essere azionata neppure per sbaglio, visto che la stagione di caccia è chiusa». Il carrozziere avrebbe riferito agli inquirenti elementi utili alle indagini, come il sospetto di liti di vicinato.
«I residenti della zona, proprietari di cani - continua l’amico - hanno naturalmente paura che possa accadere anche a loro. Il cagnolino per fortuna si è salvato, ma è dovuto ricorrere alle cure del veterinario, per altro molto costose. Quindi oltre il danno anche la beffa. Lo stesso specialista si è accorto dell’accaduto e la sua consulenza è stata davvero preziosa». Ora il cagnolino è tornato a casa, dove dovrà continuare le cure. «In attesa di possibili sviluppi delle indagini - dicono - ci auguriamo che si riprenda presto».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino