CAVA DE' TIRRENI - «Ogni parola, in questo momento, è inopportuna. Siamo in una fase embrionale. I familiari cercano di accertare la verità e tutelare i...
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La ragazzina, nel corso di incontri con psicologi che avrebbero dovuta aiutarla a superare il momento tragico per la perdita della madre, avrebbe parlato di comportamenti forti del fratello nei suoi confronti. «Al momento non possiamo parlare di un capo di accusa spiega il legale è prematuro parlare di molestie così come di abusi. Ci sono delle dichiarazioni di quella che è la cosiddetta parte offesa che devono essere vagliate dagli inquirenti con l'aiuto di specialisti». Nei prossimi giorni, secondo regole e procedure proprie dei procedimenti che vedono come protagonisti dei minori, si procederà a nuovi audizioni dei due fratellini ed anche ad un confronto per valutare il comportamento di entrambi. Le loro condizioni psicologiche sono molto particolari, avendo vissuto sulla propria pelle il dramma della precoce perdita della mamma, vittima di violenza. Gli inquirenti cercano in ogni modo di tener ben presente il contesto familiare, in cui si sono sviluppate le condotte dei due ragazzi. «Il nostro compito, come precisavano gli stessi zii - ha chiosato il legale, specializzato nella difesa dei minori è tutelare entrambi i ragazzini».
Nei mesi scorsi, il 16enne cavese insieme ai suoi fratelli, a seguito della morte della mamma era stato affidato agli zii. Ora, a seguito del provvedimento di misura cautelare, deciso dal tribunale dei minori è stato trasferito in un centro, dove gode di un regime di semilibertà con la possibilità di uscire e vivere i propri spazi all'aperto. La famiglia attende di conoscere la verità: cosa realmente sia accaduto. Chiedono silenzio e soprattutto di non formulare accuse o fare processi. Si tratta di due ragazzini, fortemente provati dalla loro storia famigliare, che ora si trovano, anche se in modo diverso, ad affrontare una nuova, ennesima prova che la vita gli ha messo davanti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino