Un ponte virtuale da Paestum alla Cina. Il Parco Archeologico di Paestum, infatti, grazie a un accordo del Mibact, in collaborazione con la Direzione Generale dei Musei, è...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Un percorso condiviso è uno scambio su tutela, ricerca, archeologia pubblica, accessibilità e didattica, con la partecipazione attiva di archeologi italiani per scavi in Cina e archeologi cinesi a Paestum» è questo, secondo il direttore Gabriel Zuchtriegel, uno degli obiettivi della collaborazione avviata tra importanti musei cinesi e una delegazione del Mibact guidata dal sottosegretario Dorina Bianchi, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Pompei - la vita infinita” a Chengdu, nella provincia del Sichuan.
La collaborazione prevede anche una serie di mostre «ma prima occorre lavorare sui contenuti: possiamo imparare tanto l’uno dall’altro, un’occasione che non va sprecata».
A Chengdu gli archeologi cinesi, sotto la direzione del professore Wang Yi, stanno portando alla luce il palazzo della dinastia Ming, scoperta al di sotto dello stadio. Qui i due direttori si sono confrontati su vari aspetti: «I problemi che hanno non sono tanto diversi dalle questioni che stiamo affrontando a Paestum, per esempio riguardo la conservazione e la musealizzazione degli scavi o la riqualificazione dell’ex stabilimento Cirio sotto il quale sussiste un santuario antico dedicato alla dea Afrodite. Vogliamo avviare un dialogo proficuo su questi temi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino