Compost, guerra aperta sull'impianto di Battipaglia

Compost, guerra aperta sull'impianto di Battipaglia
L’impianto di compostaggio a Battipaglia, ormai, non è più una questione solo locale. Il nuovo impianto che tratterà circa 36mila tonnellate di rifiuti...

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L’impianto di compostaggio a Battipaglia, ormai, non è più una questione solo locale. Il nuovo impianto che tratterà circa 36mila tonnellate di rifiuti all’anno è diventata, specie in virtù delle prossime elezioni, una complicata partita.


Così, l’incontro alla commissione ambiente della Regione Campania, a cui ha partecipato il sindaco Cecilia Francese, è stato osservato da molti con attenzione. Anche all’interno di Palazzo Santa Lucia. Non è sfuggita, per esempio, la presenza dell’onorevole Michele Cammarano, del Movimento 5 stelle. «Argomenti piuttosto surreali quelli avanzati dall'assessore all'ambiente nonché vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola. Le risposte della giunta - commenta il pentastellato - sono state di sostanziale chiusura rispetto ad un ripensamento dell'ubicazione dell'impianto». Un atteggiamento, secondo Cammarano, dettato principalmente dal fatto che a Napoli ignorino la situazione di Battipaglia: «Gli impianti di compostaggio aerobico possono rappresentare una svolta nella gestione dei rifiuti in Campania, ma la loro realizzazione va contestualizzata. Nascondere il problema dei miasmi a Battipaglia - prosegue - sostenendo che "gli impianti devono funzionare a norma di legge" è una posizione politica superficiale oltre che poco rispettosa di chi subisce questo inquinamento ogni santo giorno».

A cercare di tranquillizzare tutti, ha provato il presidente della commissione, l’onorevole Gennaro Oliviero: «Approntato un sistema di controllo e monitoraggio per valutare le reali conseguenze che, in gran parte, sono derivate: dalla situazione emergenziale vissuta a Eboli, dalla cattiva gestione nell'ex STIR e da privati che recepiscono rifiuti oltre quanto possibile - ha spiegato il democrat - Non sarà superato il fabbisogno territoriale quindi, sgomberato il campo dalle voci infondate di sovradimensionamento». Meno soddisfatto, invece, è stato l’onorevole Alberico Gambino: «Durante l'audizione in VII Commissione - ha detto l’ex sindaco di Pagani - ho ribadito che ogni decisione deve essere il frutto di una politica partecipata, della condivisione con il territorio».


Non solo in Regione, però. Anche sul territorio le forza politiche si sono fatte sentire. A cominciare da Rivoluzione cristiana: «Immaginare la realizzazione di un impianto di compostaggio a Battipaglia - ha scritto il segretario provinciale, Rosaria Sica - è inspiegabile sul piano dei rapporti istituzionali e delle strategie nelle politiche di gestione dei rifiuti». Da Salerno, Forza Italia si è scagliata contro il Partito democratico: «L'impianto di compostaggio a Battaglia nasce da un’idea di De Luca, dell’attuale Giunta, del Pd salernitano: chi dice il contrario mente. La Giunta si fermi - ha detto il vice coordinatore azzurro - e il Pd salernitano eviti di diventare il tappetino della Giunta regionale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino