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Vincere il concorso a cattedra sarà quasi come centrare il terno al lotto. Oltre 13mila candidature per circa 400 posti per i concorsi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La spunterà appena 1 precario salernitano su 32. Del resto siamo di fronte a una competizione accesa in tutta la Campania, dove, a fronte di 1.797 cattedre di ruolo in palio, hanno presentato domanda ben 66.567 precari. I dati sono stati resi noti ai sindacati dal ministero dell’Istruzione. Le scuole dell’infanzia e primarie mostrano le percentuali di successo più basse, evidenziando una saturazione di candidati in contrasto con il numero di posti disponibili. Questo scenario si aggrava ulteriormente per le cattedre di sostegno, dove la domanda supera di gran lunga l’offerta.
LA FOTOGRAFIA
La provincia di Salerno vive di riflesso quanto si registra in ambito regionale. Su 66.567 candidati ai concorsi che prenderanno il via nelle prossime settimane, circa 13mila sono salernitani. La competizione si intensifica nei livelli superiori, dove il numero di candidati supera di gran lunga le posizioni disponibili. Un esempio significativo è la scuola dell’infanzia, dove la probabilità di successo si attesta su un candidato ogni 77. In Campania sono 7.306 le domande di partecipazione al concorso per i 94 i posti di maestra dell’infanzia; i candidati provenienti dal salernitano saranno non meno di 1.400 per una manciata di posti che si liberanno in provincia (appena una ventina secondo stime sindacali).
LE VOCI
Ma i sindacati guardano più avanti e scattano una fotografia non proprio positiva delle prossime assunzioni. Per Susy Parrillo della Uil scuola Salerno «ci ritroveremo il prossimo anno scolastico, nella provincia di Salerno ad assistere ad una situazione che si ripete con puntualità ogni settembre: cattedre privi di docenti di ruolo, un numero esorbitante di supplenti, che continueranno ad accumulare anni di precarietà e alunni a cui non viene garantita la continuità didattica»” Sullo sfondo un esercito dei precari quasi interminabile. In lista da anni ancora 1.303 precari storici inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e ben 48 mila precari inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze annuali. La maggioranza dei precari in gara per i concorsi Pnrr sarà costretta a fare le valigie verso la Lombardia, il Piemonte, l'Emilia Romagna e la Toscana, dove sono in palio più cattedre e speranze.
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Il Mattino