Salerno, concorso a cattedre: solo un salernitano su 32 avrà il ruolo

I concorsi si terranno a breve: organico satura in tutti gli istituti, situazione molto difficile alle primarie

Un'aula con i banchi vuoti
Un'aula con i banchi vuoti
di Gianluca Sollazzo
Domenica 11 Febbraio 2024, 06:50
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Vincere il concorso a cattedra sarà quasi come centrare il terno al lotto. Oltre 13mila candidature per circa 400 posti per i concorsi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La spunterà appena 1 precario salernitano su 32. Del resto siamo di fronte a una competizione accesa in tutta la Campania, dove, a fronte di 1.797 cattedre di ruolo in palio, hanno presentato domanda ben 66.567 precari. I dati sono stati resi noti ai sindacati dal ministero dell’Istruzione. Le scuole dell’infanzia e primarie mostrano le percentuali di successo più basse, evidenziando una saturazione di candidati in contrasto con il numero di posti disponibili. Questo scenario si aggrava ulteriormente per le cattedre di sostegno, dove la domanda supera di gran lunga l’offerta. 
LA FOTOGRAFIA
La provincia di Salerno vive di riflesso quanto si registra in ambito regionale. Su 66.567 candidati ai concorsi che prenderanno il via nelle prossime settimane, circa 13mila sono salernitani. La competizione si intensifica nei livelli superiori, dove il numero di candidati supera di gran lunga le posizioni disponibili. Un esempio significativo è la scuola dell’infanzia, dove la probabilità di successo si attesta su un candidato ogni 77. In Campania sono 7.306 le domande di partecipazione al concorso per i 94 i posti di maestra dell’infanzia; i candidati provenienti dal salernitano saranno non meno di 1.400 per una manciata di posti che si liberanno in provincia (appena una ventina secondo stime sindacali). La situazione non cambia alle scuole elementari: 8.626 i candidati regionali che si contenderanno 166 cattedre di ruolo, in pratica solo una precaria su 51 otterrà l’agognato ruolo; dal salernitano almeno 1.750 i candidati in gara. Alle scuole medie la Campania vede ai nastri di partenza dei concorsi finanziati col Pnrr ben 18.496 aspiranti prof di ruolo, a fronte di 645 cattedre libere. Mentre alle superiori sono 32.139 i precari in gara per 892 posti. Nel Salernitano sono in palio appena 400 posti secondo le prime proiezioni che arrivano dagli uffici sindacali della provincia. Una doccia gelata se si considera il mare magnum dei precari che affollano le graduatorie delle supplenze da ormai diversi anni. In Campania alla scuola dell’infanzia sono disponibili 79 cattedre (68 di posto normale e 11 di posto di sostegno); alla scuola primaria c’è spazio per 156 assunzioni (121 su posto normale e 35 su posto di sostegno); alla scuola media spazio per 511 assunzioni nelle varie materie; alle scuole superiori invece posto per 669 nuovi professori. Nel Salernitano numeri ovviamente più ridotti e proporzionati alle disponibilità delle scuole: 20 assunzioni previste – secondo i sindacati – per la scuola dell’infanzia, 30 per la scuola elementare, 100 per la scuola media, 250 per la scuola superiore. Ovviamente i contingenti provinciali per le assunzioni saranno rese note solo in estate. 


LE VOCI
Ma i sindacati guardano più avanti e scattano una fotografia non proprio positiva delle prossime assunzioni. Per Susy Parrillo della Uil scuola Salerno «ci ritroveremo il prossimo anno scolastico, nella provincia di Salerno ad assistere ad una situazione che si ripete con puntualità ogni settembre: cattedre privi di docenti di ruolo, un numero esorbitante di supplenti, che continueranno ad accumulare anni di precarietà e alunni a cui non viene garantita la continuità didattica»” Sullo sfondo un esercito dei precari quasi interminabile. In lista da anni ancora 1.303 precari storici inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e ben 48 mila precari inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze annuali. La maggioranza dei precari in gara per i concorsi Pnrr sarà costretta a fare le valigie verso la Lombardia, il Piemonte, l'Emilia Romagna e la Toscana, dove sono in palio più cattedre e speranze.

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