Coronavirus a Salerno, altri sei contagiati: il virus oltre i confini di quartiere

Coronavirus a Salerno, altri sei contagiati: il virus oltre i confini di quartiere
Si allunga con altri sei contagi la lista dei positivi in provincia. Di questi, due sono riconducibili a casi già accertati a Salerno città, che arriva così a...

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Si allunga con altri sei contagi la lista dei positivi in provincia. Di questi, due sono riconducibili a casi già accertati a Salerno città, che arriva così a quota 35, uno nella zona Cappelle/Pellezzano e tre a Pisciotta, dove si contano 14 infettati, tutti legati al caso della coppia di via Calenda e alla cena a casa di un noto medico salernitano. I casi salernitani riguardano la zona orientale: sono contatti delle persone già risultate positive. Nel frattempo si è in attesa dell'esito delle verifiche sulla ragazza e su una trentina di contatti del ragazzo di Agropoli risultato positivo dopo un viaggio a Capri.


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Non frenano i contagi a Salerno, dove continuano a emergere nuovi positivi dalla catena di contatti dei casi già accertati nelle ultime settimane. Una situazione, questa, che ormai non è solo circoscritta, come in un primo momento, ai due cluster individuati dall'Asl al Carmine, ma si è diffusa anche in altre zone della città. Molti dei nuovi positivi, infatti, pur riconducibili in maniera diretta o indiretta al popoloso quartiere del centro, sono residenti altrove, aprendo così alla possibilità di nuovi cluster. È il caso di uno dei contagi venuti fuori l'altro giorno. Nella circostanza, da una positività emersa dalla catena di contatti di uno dei casi già accertati si sono poi aggiunti tre familiari e due amici di quest'ultimo, dando così origine, di fatto, a un nuovo cluster. Dai laboratori del Ruggi e di Eboli, intanto, sono emersi due casi a Salerno città e uno nella zona di Cappelle/Pellezzano. Qui, qualche giorno fa, si registrò anche il contagio del gestore di un punto vendita di prodotti caseari nella zona orientale. In città i cluster individuati finora dall'Asl sono tre. All'interno del focolaio del Carmine ne è possibile distinguere due. Il primo è quello collegato ai casi della bancaria di via Prudente e del barista di via Don Bosco, emersi l'11 luglio scorso, mentre l'altro è quello legato al bar pasticceria di via De Granita. L'ultimo interessa il nucleo familiare dell'ufficiale giudiziario. Altri casi a Salerno interessano un gestore di un punto vendita di prodotti caseari a Mercatello, una coppia della zona Pastena-Torrione, un bengalese e due coniugi di via Calenda, a cui sarebbero legati anche i contagi di Pisciotta.
 

Nel centro cilentano, con i tre positivi emersi ieri, salgono a 14 i casi registrati finora. Tutto è partito da una cena a casa di un noto medico salernitano, che il giorno seguente ha mostrato sintomi riconducibili al covid. Tutti i positivi si trovano in stato di isolamento, cinque sono ricoverati. Gli altri sono in attesa dell'esito del tampone, in isolamento domiciliare. Per domani il dipartimento di prevenzione dell'Asl di Salerno, d'intesa con il sindaco Liguori, ha disposto una campagna di tamponi, che riguarderà le ulteriori persone potenzialmente entrate in contatto dei positivi. Nel frattempo, è stato trasferito, ieri mattina, all'ospedale di Scafati, il giovane di Agropoli risultato positivo l'altro giorno. Un ricovero a scopo precauzionale, poiché le sue condizioni di salute sono comunque buone. Si attende l'esito del tampone per la fidanzata, che era stata con lui in vacanza a Capri. Anche lei presenta sintomi riconducibili al virus. Oltre ai familiari del ragazzo, sono circa una trentina i tamponi per i quali si attende il risultato, tutti collegati al giovane. Il numero elevato è dovuto al fatto che il giovane (o suoi contatti) avrebbe frequentato diverse persone e diversi locali prima di accusare i sintomi della malattia. Dunque è stato complesso ricostruire la catena dei contatti. Intanto il sindaco Adamo Coppola ha disposto la chiusura delle attività di piazza della Mercanzia per 48 ore. Qui, infatti, solitamente si segnalano assembramenti e non essendo facile controllarli, bar e ristoranti resteranno chiusi. Stesso provvedimento per la discoteca Carrubo, che avrebbe dovuto inaugurare stasera. Attività chiuse, ma anche obbligo di mascherine all'aperto, almeno fino a quando la situazione non sarà definita.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino