«Andrà tutto bene», e così è stato. Greta è venuta al mondo nel reparto covid-19 di Sapri come un arcobaleno, diffondendo un velo di...
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Venerdì scorso durante la corsa verso l’ospedale di Sapri hanno dovuto fare i conti anche con i soldati dell’esercito che barricano le strade d’accesso in quell’area della provincia di Salerno. Michela era in auto in preda alle doglie e questo le ha consentito di proseguire rapidamente il suo viaggio verso il nosocomio dell’Immacolata. L’urgenza era evidente e i militari non hanno esitato a farla passare senza visionare il modulo che giustificava la sua uscita di casa. È giunta in ospedale alle 20.45 e alle 21.04 è venuta al mondo la piccola Greta. Un parto naturale e rapido, quasi a voler porre fine in un batter d’occhio alle paure di tutti. La giovane mamma è stata trattata come una paziente covid-19 perché proveniente dalla zona rossa. È stata sottoposta a tampone ed inserita da subito nel percorso dedicato ai presunti o accertati casi di contagio. «Per me e per il personale sanitario che mi ha assistita la nascita della piccola Greta è stata come una luce in fondo al tunnel. Quando sarà grande proverò a farle capire cosa è significato venire al mondo ai tempi del coronavirus». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino