Mamma con le doglie via dalla zona rossa:
Greta nasce a Sapri, «una luce di speranza»

Mamma con le doglie via dalla zona rossa: Greta nasce a Sapri, «una luce di speranza»
di Antonietta Nicodemo
Domenica 29 Marzo 2020, 06:50 - Ultimo agg. 10:07
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«Andrà tutto bene», e così è stato. Greta è venuta al mondo nel reparto covid-19 di Sapri come un arcobaleno, diffondendo un velo di speranza in questo periodo di grandi incertezze. Tre chili e 650 grammi di pura energia che hanno dato un senso ai sacrifici a cui è sottoposto il personale sanitario e domato le paure di mamma e papà. Michela Porpora, 38 anni, e Michelangelo Langone, 40 anni, di Sala Consilina, fino all’ultimo hanno dovuto fare i conti con le precauzioni a contrasto del coronavirus. Per loro ancora più rigide perché residenti in uno dei quattro Comuni del Vallo di Diano dichiarati zona rossa dalla Regione Campania.

Venerdì scorso durante la corsa verso l’ospedale di Sapri hanno dovuto fare i conti anche con i soldati dell’esercito che barricano le strade d’accesso in quell’area della provincia di Salerno. Michela era in auto in preda alle doglie e questo le ha consentito di proseguire rapidamente il suo viaggio verso il nosocomio dell’Immacolata. L’urgenza era evidente e i militari non hanno esitato a farla passare senza visionare il modulo che giustificava la sua uscita di casa. È giunta in ospedale alle 20.45 e alle 21.04 è venuta al mondo la piccola Greta. Un parto naturale e rapido, quasi a voler porre fine in un batter d’occhio alle paure di tutti. La giovane mamma è stata trattata come una paziente covid-19 perché proveniente dalla zona rossa. È stata sottoposta a tampone ed inserita da subito nel percorso dedicato ai presunti o accertati casi di contagio.  «Per me e per il personale sanitario che mi ha assistita la nascita della piccola Greta è stata come una luce in fondo al tunnel. Quando sarà grande proverò a farle capire cosa è significato venire al mondo ai tempi del coronavirus».
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