Vincono insieme la lotta col virus poi il matrimonio in mascherina

Vincono insieme la lotta col virus poi il matrimonio in mascherina
Si sono giurati amore eterno, dopo una lunga battaglia contro il Covid. È la storia di Antonio Taronna e Giuseppina Todisco, che ieri mattina hanno suggellato la loro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si sono giurati amore eterno, dopo una lunga battaglia contro il Covid. È la storia di Antonio Taronna e Giuseppina Todisco, che ieri mattina hanno suggellato la loro unione al Comune di Angri davanti al sindaco Cosimo Ferraioli, che ha celebrato il rito civile. Una cerimonia ristretta, a cause delle rigide prescrizioni, ma sentita. Con loro i figli e il fotografo. «L’augurio che rivolgo agli sposi è davvero speciale - ha detto il primo cittadino - perché si sono sposati dopo aver sconfitto entrambi il coronavirus. Auguri di cuore ad Antonio e Giuseppina e ai vostri cinque figli, da me e da tutta la nostra comunità. Grazie per avermi dato l’onore di celebrare il vostro matrimonio».


Antonio lavora nell’Aeronautica a Foggia e quando ha cominciato ad avvertire i primi sintomi era a casa in ferie. Giuseppina, invece, insegna in una scuola elementare a Napoli e a marzo era alle prese con la didattica a distanza, dopo la chiusura delle scuole. Avevano programmato la cerimonia da tempo, con l’aiuto dei loro cinque figli ai quali si sono avvicinati, trasferendosi da Napoli ad Angri a novembre. I festeggiamenti si sarebbero dovuti tenere il 14 marzo alla Sonrisa, in concomitanza con i cinquant’anni di Antonio. Ma il virus ha modificato i loro piani, costringendoli ad annullare la prenotazione e a rinviare tutto al 2021.

«Abbiamo contratto il Covid il 13 marzo - raccontano - in una fase dove nessuno dei due lavorava per fortuna. Per due settimane abbiamo avuto febbre alta, labbra tumefatte e dolori articolari. Abbiamo visto la morte in faccia e ci siamo dovuti scontrare con l’incapacità di gestire la situazione. Tutti i numeri, che contattavamo non sapevano dirci cosa fare, anche il medico di base è stato colto alla sprovvista. Siamo andati avanti per tentativi e solo dopo due settimane abbiamo fatto il primo tampone, risultato positivo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino