Erano curiosi di sapere in che modo amici e conoscenti stessero vivendo la quarantena. Li stuzzicava l’idea di confrontarsi con opinioni e punti di vista diversi e provare...
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Una decina o poco più le domande a risposta multipla denominate “Voci di quarantena” dalle quali emerge un report reale e singolare, che può essere consultato a questo indirizzo. «La maggior parte delle persone che ha aderito hanno tra i 26 e i 35 anni, il 58,8 % sono donne». Alla domanda «Come va?» Più del 70% ha detto «potrebbe andare peggio». Positivo anche l’umore: per qualcuno la quarantena è tranquilla e serena, per altri un’opportunità o una riscoperta. Ma compare anche la noia e la solitudine. Lo strumento preferito per comunicare è Whatsapp, le code al supermercato rimarranno memorabili, come le nuove abitudini di indossare mascherina e guanti, lavare le mani (come mai prima d’ora) e la distanza di sicurezza. Tanta l’attività fisica casalinga.
«Circa il 19% è in stand-by dalla propria attività lavorativa, lo smart working è più stressante anche se più comodo e meno faticoso». Tantissime le risposte simpatiche come: «L’unica cosa che consumiamo più del lievito di birra sono le puntate di Netflix», oppure «Abbiamo imparato a cucinare di tutto». Cosa faranno poi? Pare che faranno sesso, con sfumature che vanno dalla riconciliazione di un amore all’atto più carnale. In assoluto per tutti è stato un periodo molto riflessivo, qualcuno vuole cambiare lavoro. «Ci sono tanti retroscena che non siamo riusciti a raccontare. Per questo abbiamo creato una pagina Instagram, “inconclusioni”, dove continueremo la nostra conversazione, magari sulla “fase 2” e il futuro che verrà». Tutto potrebbe ripartire da un nuovo interrogativo: la quarantena sarà una parentesi bizzarra o l’evento che ha cambiato per sempre le nostre vite? Leggi l'articolo completo su
Il Mattino