«Il nostro questionario sulla quarantena:
700 risposte, il risultato vi sorprenderà»

«Il nostro questionario sulla quarantena: 700 risposte, il risultato vi sorprenderà»
di ​Silvia De Cesare
Martedì 5 Maggio 2020, 00:53 - Ultimo agg. 08:13
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Erano curiosi di sapere in che modo amici e conoscenti stessero vivendo la quarantena. Li stuzzicava l’idea di confrontarsi con opinioni e punti di vista diversi e provare ad “uscire” dal loro appartamento. Da qui l’idea di lanciare un questionario semplice, serio quanto divertente, al quale, contro ogni previsione, in due settimane appena, hanno risposto quasi settecento persone, la maggior parte dalla Lombardia, Campania e Piemonte, il 6 % dal Regno Unito, Spagna, Islanda, Filippine, USA e Canada. Genitori dell’iniziativa sono Ilaria Fecondo, 27 anni, salernitana a Milano per lavoro e il fidanzato Alessandro. «Siamo entrambi service designer - racconta Ilaria - ascoltiamo i bisogni degli utenti per progettare esperienze e servizi. In smart working da due mesi ormai abbiamo pensato di convertire il nostro mestiere con questa indagine».

Una decina o poco più le domande a risposta multipla denominate “Voci di quarantena” dalle quali emerge un report reale e singolare, che può essere consultato a questo indirizzo. «La maggior parte delle persone che ha aderito hanno tra i 26 e i 35 anni, il 58,8 % sono donne». Alla domanda «Come va?» Più del 70% ha detto «potrebbe andare peggio». Positivo anche l’umore: per qualcuno la quarantena è tranquilla e serena, per altri un’opportunità o una riscoperta. Ma compare anche la noia e la solitudine. Lo strumento preferito per comunicare è Whatsapp, le code al supermercato rimarranno memorabili, come le nuove abitudini di indossare mascherina e guanti, lavare le mani (come mai prima d’ora) e la distanza di sicurezza. Tanta l’attività fisica casalinga.

«Circa il 19% è in stand-by dalla propria attività lavorativa, lo smart working è più stressante anche se più comodo e meno faticoso». Tantissime le risposte simpatiche come: «L’unica cosa che consumiamo più del lievito di birra sono le puntate di Netflix», oppure «Abbiamo imparato a cucinare di tutto». Cosa faranno poi? Pare che faranno sesso, con sfumature che vanno dalla riconciliazione di un amore all’atto più carnale. In assoluto per tutti è stato un periodo molto riflessivo, qualcuno vuole cambiare lavoro. «Ci sono tanti retroscena che non siamo riusciti a raccontare. Per questo abbiamo creato una pagina Instagram, “inconclusioni”, dove continueremo la nostra conversazione, magari sulla “fase 2” e il futuro che verrà». Tutto potrebbe ripartire da un nuovo interrogativo: la quarantena sarà una parentesi bizzarra o l’evento che ha cambiato per sempre le nostre vite?
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