Coronavis, a Pollica screening di massa: 215 tamponi a ristoratori e baristi

Coronavis, a Pollica screening di massa: 215 tamponi a ristoratori e baristi
Sono 215 le persone del comune di Pollica che, ieri mattina, si sono sottoposte volontariamente al tampone. Sono titolari di attività imprenditoriali e relativo personale...

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Sono 215 le persone del comune di Pollica che, ieri mattina, si sono sottoposte volontariamente al tampone. Sono titolari di attività imprenditoriali e relativo personale che hanno una maggiore interazione con il pubblico. Hanno, infatti, aderito allo screening di massa promosso dal comune cilentano in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno. I tamponi sono stati eseguiti, su base volontaria e gratuitamente, nel piazzale antistante l'edificio dell'ex Saut di Acciaroli. «Abbiamo voluto sperimentare - spiega il sindaco, Stefano Pisani - un modello di screening in grado di analizzare i punti a maggiore sensibilità nelle aree a forte propensione turistica. Tra questi, tutte le attività imprenditoriali che interagiscono con il pubblico. Potremo così comprendere il comportamento del virus e se è stata o meno interessata la nostra comunità e adottare tutte le misure necessarie».

 

Si tratta, per lo più, di titolari e personale di bar, ristoranti e stabilimenti balneari. E non solo. Hanno aderito anche titolari di varie altre attività commerciali, che hanno sempre una forte interazione con il pubblico. «C'è stata un'ottima risposta da parte degli operatori che hanno raccolto l'invito - aggiunge Pisani - Entro le prossime 48 ore riceveremo i risultati e sono fiducioso. Se siamo stati tutti attenti e virtuosi, sicuramente non emergeranno casi». L'iniziativa voluta dall'Ente cilentano è stata, nei giorni scorsi, anche al centro di polemiche con Confcommercio Campania Costa del Cilento Nord che, con la coordinatrice locale Letizia Pepe, aveva definito la decisione del comune «intempestiva ed inopportuna» poiché «andava gestita in tempi e modalità diverse, a partire dalla fine del lockdown od, almeno, dai primi di giugno, attraverso una serie di misure di progressiva analisi della situazione». Ma l'amministrazione comunale non ha fatto alcun passo indietro. «Preferisco non fare lo struzzo» è stato, infatti, secco il commento del sindaco Pisani. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino