Le ferite di Corso Vittorio Emanuele: 529 buche e 82 rattoppi d'asfalto

Le ferite di Corso Vittorio Emanuele: 529 buche e 82 rattoppi d'asfalto
Cinquecentoventinove buche (ovvero spazi dove sono saltati senza essere stati sostituiti i cosiddetti sampietrini) e ottantadue rattoppi in ottocentoventicinque metri. Ma...

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Cinquecentoventinove buche (ovvero spazi dove sono saltati senza essere stati sostituiti i cosiddetti sampietrini) e ottantadue rattoppi in ottocentoventicinque metri. Ma potrebbero essere molte di più (le buche) se tutti i sanpietrini divelti, scomparsi o rotolati poco più in là venissero contati singolarmente e non come un unico grande squarcio dello stesso rosone. Idem per i rattoppi, la maggior parte dei quali risultano talmente datati che sembrano raccontare anni e anni di struscio, aggiusti alla meno peggio che si sono perfettamente uniformati al tratto scivoloso (e assai pericoloso) del sasso che a sua volta, ormai, ha perso tutta la sua ruvidezza e irregolarità.


Questa la passeggiata oggi sul Corso Vittorio Emanuele (ideato nel 1914 e pedonale dal 1987), a Salerno, nel tratto che va dall’incrocio con via Santissimi Martiri fino a Piazza Portanova. Lo scempio è in ogni angolo: all’ingresso di molte attività commerciali, all’altezza delle fontane, nei pressi delle panchine e degli alberi. Per non parlare delle cicche di sigarette che fanno da tappeto lungo tutto il percorso, riducendo un’isola pedonale in ciminiera.

Contarle, queste, è stato praticamente impossibile: non centinaia ma migliaia e forse di più. Fortunatamente non c’è puzza, nonostante qua e là si possano notare escrementi essiccati al sole (sinonimo di un padrone non propriamente diligente) e pozze giallognole che sicuramente acqua non sono.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino