Dopo aver indossato la mimetica e imbracciato il mitra, Angelo Tofalo ho volutoprovare l'ebbrezza di lanciarsi con il paracadute. Nella sua tappa presso il 1° Reggimento...
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«Dopo aver osservato con grande attenzione l’esercitazione ho deciso di dare un segnale forte a questi professionisti della sicurezza, l’ho fatto senza se e senza ma, mettendo la mia stessa vita in mano a chi ogni giorno difende gli interessi nazionali e rappresenta il Paese nel mondo». Tofalo, cioè, ha indossato l’equipaggiamento, è salito sull’elicottero «che – racconta - ci ha portati ad una quota di quasi 4500 metri» e si è lasciato cadere. «Ho deciso di lanciarmi in tandem con tre istruttori d’eccezione: il maresciallo ordinario Daniele Bianchi, paracadutista sempre impegnato in contesti internazionali molto competitivi, il maresciallo maggiore Massimiliano Bartoli e il brigadiere capo Alessandro Ruggieri con all’attivo più di 12000 lanci e più volte campione del mondo».
Un’esperienza emozionante, a dire dell'esponente di governo, lanciata sui social con tanto di video. E condivisa anche su Instagram con un fermo immagine che lascia intuire la «pura emozione» di cui parla. Uno scatto accompagnato dal motto dei paracadutisti, che però sa pure di risposta alle critiche fioccategli addosso due settimane fa: «Se il destino è contro di noi, peggio per lui». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino