Aveva denunciato un’estorsione subita, si ritrova il negozio incendiato. Inquietante episodio criminale verificatosi pochi giorni fa all’attività «Buonora...
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Un episodio inquietante che dimostra quanto sia tornato teso il clima in città. Il lavoro dei carabinieri della tenenza di Pagani, impegnati in queste ora a ricostruire dinamica e modalità di esecuzione dell’attentato incendiario per dare un nome ai responsabili, poggia su alcune immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza. Per gli inquirenti, l’ipotesi è quella del racket, con un avvertimento violento che richiama modalità intimidatorie connesse al «sistema» del centro storico paganese. Non è esclusa l’ipotesi di una vendetta a scoppio ritardato. Il titolare dell’esercizio commerciale, infatti, aveva denunciato nel 2011 il tentativo di estorsione subito da alcuni appartenenti al clan Fezza-Petrosino D’Auria. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino