Aveva denunciato il pizzo nel 2011, gli incendiano il negozio: «Vendetta tardiva»

Aveva denunciato il pizzo nel 2011, gli incendiano il negozio: «Vendetta tardiva»
Aveva denunciato un’estorsione subita, si ritrova il negozio incendiato. Inquietante episodio criminale verificatosi pochi giorni fa all’attività «Buonora...

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Aveva denunciato un’estorsione subita, si ritrova il negozio incendiato. Inquietante episodio criminale verificatosi pochi giorni fa all’attività «Buonora Elettrodomestici», storico punto vendita di elettrodomestici di via Verdi a Pagani, a pochi passi dall’ex complesso industriale Cirio e da piazza Cappella. L’attività commerciale pochi giorni fa è stata letteralmente ridotta in cenere a seguito di un attentato incendiario. Un uomo incappucciato, ripreso da alcune telecamere installate nella zona, avrebbe sversato una tanica di benzina sull’entrata dell’attività e poi dato fuoco al combustibile. Le fiamme hanno bruciato tutta la controsoffittatura, alcuni elettrodomestici in esposizione e i pannelli pubblicitari. L’incendio sarebbe divampato verso le 4 di notte, con l’intero quartiere svegliato dalle sirene dei vigili del fuoco, tempestivamente intervenuti per limitare i danni procurati dalle fiamme.


Un episodio inquietante che dimostra quanto sia tornato teso il clima in città. Il lavoro dei carabinieri della tenenza di Pagani, impegnati in queste ora a ricostruire dinamica e modalità di esecuzione dell’attentato incendiario per dare un nome ai responsabili, poggia su alcune immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza. Per gli inquirenti, l’ipotesi è quella del racket, con un avvertimento violento che richiama modalità intimidatorie connesse al «sistema» del centro storico paganese. Non è esclusa l’ipotesi di una vendetta a scoppio ritardato. Il titolare dell’esercizio commerciale, infatti, aveva denunciato nel 2011 il tentativo di estorsione subito da alcuni appartenenti al clan Fezza-Petrosino D’Auria.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino