Udienza Fukushima, ennesimo rinvio. Il guru della neurochirurgia mondiale è irrintracciabile. Per l’ufficio di cancelleria del gip di Salerno la cosa più...
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Era il 2016 quando la bufera giudiziaria travolge il primario del reparto di neurochirurgia del Ruggi, accusato tra l’altro di aver preso mazzette dai propri pazienti per forzare le liste d’attesa. Nell’inchiesta, oltre alla caposala del reparto e ad un altro medico, viene coinvolto anche Takanori Fukushima, il guru della Neurochirurgia che spesso veniva a Salerno per eseguire degli interventi. Anche senza autorizzazione, a scopo didattico. Almeno ufficialmente. In concreto, invece, veniva ad operare pazienti che il suo braccio destra toscano, Gaetano Liberti, dirottava su Salerno. Al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, il suo pupillo, Luciano Brigante, era sempre stato molto chiacchierato per quella «abitudine» a chiedere soldi ai propri pazienti facendo leva soprattutto sulle loro labili condizioni psicologiche. In pratica, la maggior parte dei pazienti era condannata a morte certa, e Brigante con la sua esperienza e il suo curriculum li convinceva a sborsare anche ventimila euro per essere operati da lui con la supervisione di Fukushima. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino