BATTIPAGLIA - Oggi ha 18 mesi, ma gli abbracci e i baci del suo papà non potrà ricordarli perché aveva pochi giorni quando la madre l’ha portata...
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L’inizio di un calvario per un 32enne di Battipaglia che, ora, ha trascinato la sua ex coniuge, una 29enne dell’Est, in un’aula di tribunale con la pesantissima accusa di sottrazione di minore. La stessa ipotesi di reato è contestata alla madre della donna: entrambe dovranno presentarsi il prossimo febbraio davanti al gup per l’udienza preliminare. A loro carico ci sono anche le accuse di calunnia e lesioni personali aggravate, perché avrebbero malmenato l’uomo denunciando poi ai carabinieri di essere state loro stesse vittima di aggressione. Una storia drammatica fatta di violenza domestica ma, questa volta, con un uomo nei panni della vittima e una bambina ancora in culla, prima costretta ad assistere impotente al degradante spettacolo, poi rubata all’amore paterno.
L’odissea, per il 32enne di Battipaglia, è cominciata nella primavera del 2014, quando in seguito ad un rapporto divenuto sempre più burrascoso con la moglie, quest’ultima lasciò il tetto coniugale portando con sé la loro bambina. Contestualmente la donna si recò dai carabinieri e dalla polizia sporgendo due denunce contro il coniuge, accusato di avere picchiato lei, sua madre e la piccina. Una denuncia ritenuta, però, dalla Procura, che ha archiviato il procedimento a carico dell’uomo, frutto di pura invenzione, contestando alle due donne l’accusa di calunnia.
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Il Mattino