Avevano messo in piedi un grosso giro di spaccio all’interno degli istituti scolastici della “Salerno bene” e tra i giovani della movida. Chieste sei condanne...
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Ieri, davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Salerno, il pubblico ministero Francesco Rotondo ha chiesto due anni di reclusione per Giuseppe Picariello – fratello di Ciro, individuato come il principale fornitore degli stupefacenti e già condannato all’esito del rito abbreviato – accusato con il fratello di nascondere all’interno del loro appartamento di via Iannicelli la droga destinata a consumatori e piccoli pusher; un anno e 6 mesi per il 28enne Massimo Coletta; due anni e 6 mesi per il 30enne Bruno Benincasa residente a Montecorvino Pugliano; un anno e 6 mesi per il 28enne Giuseppe Cosimo De Caro (alias Chicco Maresca) e un anno per il 33enne Ciro Petrosino e il 23enne Luigi Rubino accusati entrambi solo di favoreggiamento. Dopo le discussioni dei legali degli imputati – gli avvocati Marco Martello, Giovanni Annunziata, Massimo Picariello, Silverio Sica e Pierluigi Spadafora, l’udienza è stata aggiornata al prossimo 29 marzo quando dopo le repliche del magistrato arriverà la sentenza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino