Dilatazione della valvola aortica cardiaca a paziente 92enne: l'intervento record a Salerno

Dilatazione della valvola aortica cardiaca a paziente 92enne: l'intervento record a Salerno
È stata eseguita presso l’Emodinamica dell'ospedale Ruggi di Salerno una procedura di dilatazione della valvola aortica cardiaca, ristretta da gravissima...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È stata eseguita presso l’Emodinamica dell'ospedale Ruggi di Salerno una procedura di dilatazione della valvola aortica cardiaca, ristretta da gravissima calcificazione, in un paziente di 92 anni.


L’intervento è stato eseguito dall'equipe composta da Tiziana Attisano, Francesco Vigorito e Antongiulio Maione della cardiologia Interventistica diretta dal Pietro Giudice.

La particolarità dell’intervento sta nel fatto che è stato eseguito, per la prima volta, attraverso un'arteria del braccio, data l’indisponibilità di altri accessi vascolari. Grazie a questa soluzione, assolutamente innovativa, sono state create le condizioni minime per effettuare un successivo intervento riparativo di Chirurgia Vascolare, motivo del ricovero del paziente, che altrimenti non avrebbe potuto aver luogo.

«Questo intervento - rende noto con orgoglio la direzione strategica dell'azienda ospedaliera universitaria - testimonia le enormi possibilità che si aprono circa gli interventi sulle valvole cardiache, in pazienti particolarmente fragili, senza fare ricorso alla chirurgia classica, e oggi possibili grazie alla miniaturizzazione dei materiali e, soprattutto, grazie all’esperienza e al grado di affinamento delle tecniche raggiunto dalla Cardiologia Interventistica di Salerno».
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino