Il Coronavirus infrange anche il sogno di Disney World. Il parco di Orlando, in Florida, ha chiuso il 15 marzo, immaginando in prima battuta di riaprire ad aprile. Oggi non...
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«Disney, si pensa a qualcosa di magico e invece ci hanno abbandonato – esordisce Giuliana Cascella, 22 anni di Sarno - abbiamo chiesto qualche giorno in più per organizzarci ma ci è stato detto di no, che i voli ci sono e ce ne dobbiamo andare. Se non troveremo una soluzione andremo a finire per strada». Giuliana è lì da febbraio, superato il colloquio, l’International Program le offriva la possibilità di un’esperienza di un anno all’estero. Ogni giorno lavorava al padiglione italiano di Epcot, il secondo dei quattro parchi a tema di proprietà della Disney Parks nel settore food & beverage. «Abbiamo incontrato più volte in settimana il nostro General Manager che ci ha sempre rassicurato. Ci diceva che era più sicuro rimanere qui, che in Italia la situazione era critica, e che alla fine della quarantena saremmo tornati a lavoro perché i parchi avrebbero riaperto».
Lavorare ad Epcot era anche la prima esperienza all’estero di Linda De Martino, 26 anni di Battipaglia. «All’inizio ci avevano dato una speranza – spiega – dicendoci che seppur con delle misure restrittive i parchi avrebbero riaperto. Ora ci sentiamo abbandonati da una grande azienda che, normalmente, in una situazione del genere, dovrebbe tutelarti. A non farmi sentire del tutto sola è la comunità italiana con la quale condivido questo duro colpo. Insieme stiamo cercando di trovare una soluzione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino