SALERNO - Nessuna corsia preferenziale per Domenico Diele ma la semplice applicazione della legge. È questo, in poche parole, il messaggio che l’Associazione...
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«Premessa la estrema delicatezza della vicenda - si legge nella nota - è doveroso sottolineare che al carcere di Fuorni non si è celebrato il processo nei confronti di Diele, ma il giudice era solo chiamato a convalidare l’arresto e a predisporre misure limitative della libertà idonee ad evitare che lo stesso ripeta la sua condotta. Appare difficile immaginare che Diele, chiuso in casa e con i controlli di polizia giudiziaria, possa prendere l’autovettura e travolgere altre persone. Si procederà poi al processo e se Diele sarà condannato con sentenza irrevocabile, andrà in carcere ad espirare la pena. L’altro giorno si è discusso di come impedire all’indagato di essere pericoloso per l’incolumità altrui in attesa del processo. Presto si deciderà della sua responsabilità con il processo penale».
E mentre l'attore resta in carcere in attesa che sia trovato il braccialetto elettronico, monta la polemica del Sappe sui dispositivi: in dieci anni spesi 173mila euro per duemila braccialetti funzionanti. Manca il bando per l'acquisto di altri dispositivi e sono diecimila i detenuti in attesa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino