Dora giù dal balcone, chat con l’amica: «È aggressivo, non lo perdono»

Dora giù dal balcone, chat con l’amica: «È aggressivo, non lo perdono»
Una perizia medico legale nell’ospedale “San Carlo” di Potenza per Antonio Capasso, il fidanzato di Dora Lagreca, indagato per istigazione al suicidio per la...

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Una perizia medico legale nell’ospedale “San Carlo” di Potenza per Antonio Capasso, il fidanzato di Dora Lagreca, indagato per istigazione al suicidio per la morte della trentenne. Ieri pomeriggio, alle 13 la notifica e poi, intorno alle 15, il giovane 29enne di Potenza è stato accompagnato dal legale, l’avvocato Domenico Stigliani, da alcuni parenti e soprattutto dai carabinieri della Compagnia potentina in ospedale per essere sottoposto a una serie di controlli.

Le visite, molto accurate, sono durate fino alle 17 quando Capasso ha lasciato il nosocomio ed è tornato a casa dei genitori accompagnato anche da uno zio. Si tratta da quanto riferito dall’avvocato di Capasso, di un atto dovuto su disposizione della Procura. Inoltre, il 29enne disoccupato, è stato fotografato dai carabinieri, scatti che serviranno per ulteriori controlli per controllare se erano presenti graffi o ecchimosi. Questi esami si aggiungono ad altri esami di rito eseguiti nelle due ore di visite. 

Altri particolari emergono, poi, dal materiale sequestrato due giorni fa dai Ris nell’appartamento di via Di Giura, nella mansarda dalla quale la giovane ex modella è precipitata nella notte tra venerdì e sabato: sono stati portati via alcuni indumenti intimi di Dora Lagreca - che è volata da 12 metri completamente nuda - e alcuni medicinali. Essendo la casa di Capasso potrebbero essere dello stesso giovane. Inoltre i Ris hanno sequestrato circa due metri e mezzo di poggiamano lungo la ringhiera in cemento del terrazzino. Si cercano, in questo caso, tracce per comprendere dove, come e se Dora avesse poggiato le mani prima di cadere sul pratino, così si potrà ricostruire la dinamica esatta della caduta e quindi avallare l’ipotesi più plausibile, se suicidio, omicidio o incidente. Gli esami dei carabinieri del Ris si concentreranno proprio sulla parte di copertura in alluminio nella prossima fase di indagine. E poi c’è l’autopsia. I periti nominati dalla Procura, il professore Biagio Solarino, anatomopatologo del Policlinico di Bari, e il dottor Aldo Di Fazio, primario del reparto di Medicina legale dell’ospedale potentino, hanno 60 giorni per consegnare la relazione conclusiva. Attesa, in questo caso, anche per gli esami tossicologici. Intanto gli inquirenti stanno lavorando anche sul rapporto tra i due fidanzati. Stavano insieme da circa dieci mesi, anche se c’erano stati diversi allontanamenti e poi riavvicinamenti. L’avvocato della famiglia della ragazza, il legale Renivaldo Lagreca, ha definito la storia d’amore tra i due come “tumultuosa” in una memoria presentata già nella giornata di domenica agli inquirenti. 

In questo contesto stanno circolando diversi audio di messaggi Whatsapp di Dora. La trentenne in diverse occasioni ha espresso alle sue amiche, dubbi sul rapporto con Capasso per degli insulti - stando alla voce di Dora nei messaggi - nei suoi confronti. «Mi sono lasciato, da lunedì non ci parliamo più. Troppe cose sono successe», dice a un’amica tra il 24 e il 25 settembre. E ancora alla stessa amica. «Ha sbagliato a parlare e ha usato brutte parole» e poi «Stavolta non lo perdono. Non è normale questa aggressività». A un’altra amica invece ha riferito sempre in un vocale di Whatsapp: «Io e Antonio in questo ultimo mese e mezzo stiamo litigando di più rispetto a prima. Prima cedevamo. Mi dice brutte parole e ora, rispetto a prima, non cedo e ci scontriamo. Lui usa brutte parole, anche se non c’è stato tradimento, non può fare così». Versione diverse invece da un amico di Antonio che conferma la forte gelosia nella coppia. «Quella sera non avevano litigato, Antonio ha anche detto che sarebbero venuto il giorno dopo alla festa. Nel loro rapporto c’era molta gelosia, soprattutto da parte di Dora verso noi amici, Una volta è entrata a casa ci ha visto e ha spaccato il vetro dell’armadio».

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Il Mattino