Salerno, clan Stellato, il giudide: sì all'abbreviato per droga

Droga e affari criminali, il tribunale di Salerno accorda gli abbreviati

Aula di tribunale
Tutti e sette gli imputati del processo al gruppo Stellato sono stati ammessi al rito abbreviato condizionato all'escussione di testimoni ed incarichi peritali. La decisione...

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Tutti e sette gli imputati del processo al gruppo Stellato sono stati ammessi al rito abbreviato condizionato all'escussione di testimoni ed incarichi peritali. La decisione è stata presa dai giudici della terza sezione penale del Tribunale di Salerno che hanno aggiornato l'udienza ad aprile prossimo per l'affidamento dell'incarico peritale sulle trascrizioni di alcune intercettazioni richieste dalle difese (sono circa un centinaio tra telefoniche ed ambientali) ed iniziare a sentire i testi a discarico: i primi tre sono stati richiesti dall'avvocato Luigi Gargiulo che difende Mario Viviani finito sotto processo insieme a Giuseppe e Domenico Stellato (padre e figlio) ed altri presunti sodali di «papacchione» come, ad esempio, Antonio Castellano e Gerardo Giordano (difesi dagli avvocati Massimo ed Emiliano Torre), Cesare Pennasilico (difeso dall'avvocato Bianca De Concilio). Secondo le accuse della Dda salernitana, oltre il controllo sulle «piazze» di spaccio tra Pastena e Torrione su cui Giuseppe Stellato pretendeva una tangente (lasciando ai suoi complici la gestione diretta), «papacchione» in realtà voleva assumere il controllo di attività più redditizie nella zona orientale di Salerno (come il controllo del mercato ittico e della distribuzione del caffè), progetto stroncato sul nascere in quanto fu arrestato due mesi dopo dall'uscita dal carcere nel 2020. Ma varie sono le accuse che vanno, a vario titolo, dall'estorsione e lesioni personali aggravati dalla finalità mafiosa al porto e detenzione di armi in luogo pubblico, concorso in spaccio di stupefacenti, indebita percezione di erogazioni pubbliche, ricettazione, riciclaggio e truffa.

 

 

 

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Il Mattino