Droga nascosta in un pacco postale, commerciante lo consegna ai carabinieri

Droga nascosta in un pacco postale, commerciante lo consegna ai carabinieri
BARONISSI. Trova della droga in un pacco postale. L'episodio è accaduto giorni fa, a Baronissi, ed è ora al centro di un'indagine dei carabinieri della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BARONISSI. Trova della droga in un pacco postale. L'episodio è accaduto giorni fa, a Baronissi, ed è ora al centro di un'indagine dei carabinieri della compagnia di Mercato San Severino. Quasi certamente quel pacco è giunto nelle mani della persona sbagliata, un commerciante di un'attività che ha segnalato la cosa ai carabinieri. Presso il suo negozio avviene quotidianamente di ricevere pacchi da smistare, poi, ai legittimi destinatari, in attesa che vengano a ritirarli. L'uomo si è recato in caserma, consegnando il plico e spiegando cosa ci aveva trovato dentro. Il commerciante è stato sentito, con apposito verbale, come persona informata sui fatti. L'attività d'indagine, coordinata dalla procura di Nocera Inferiore, punta ora a scoprire chi sia il mittente oltre al destinatario del pacco, con dentro la sostanza stupefacente. Bocche cucite sull'attività investigativa, che si rifà ad una serie di operazioni molto simili sulle quali stanno già indagando gli inquirenti. A novembre, ad esempio, la Finanza intercettò una serie di pacchi spediti da un ufficio postale di Nocera Inferiore, diretti a Palermo. In quel caso, furono sequestrati due chili di hashish che costarono anche una misura cautelare a due persone. A giugno, invece, altri 190 chili della medesima sostanza furono sequestrati in otto pacchi individuati in un centro di smistamento in Sicilia. Anche in quell'occasione, la droga proveniva da Nocera Inferiore. Ora il caso di Baronissi, che ricorda gli aspetti delle due precedenti attività, con lo stupefacente a muoversi lungo la penisola come fosse una lettera o una raccomandata, sulle quali indaga la procura nocerina. 
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino