Abbattimento dei maiali, c'è la sospensiva del Tar. A Roscigno parte il piano di soppressione dei cinghiali

A breve partirà un intervento straordinario per l’abbattimento. Disponibilità dal Ministero dell’Ambiente di contribuire con idee e proposte a migliorare il prossimo piano di abbattimento nazionale

Cinghiali vaganti
Tra peste, macellazioni e ungulati vaganti, il “problema suino” è sempre più complesso tra il Vallo di Diano e gli Alburni. Per quanto concerne la peste...

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Tra peste, macellazioni e ungulati vaganti, il “problema suino” è sempre più complesso tra il Vallo di Diano e gli Alburni. Per quanto concerne la peste suina ricordiamo che da pochi giorni si è ridotta la zona rossa (solo otto ora i Comuni off limits).

Non solo. Il Tar di Salerno ha accolto la sospensiva contro l’Asl Salerno, Regione Campania e Ministero della Salute per la macellazione immediata di suini, chiesta da 14 allevatori di Montesano sulla Marcellana, titolari di aziende e di allevamenti di famiglia. Questi hanno fatto squadra e attraverso gli avvocati Federico Maggio, Umberto Casale e Maria Santarsenio hanno presentato ricorso contro l’obbligo di soppressione dei maiali. Un provvedimento che giunge dopo il monitoraggio prescritto all’Asl Salerno dal Tar. L’Asl ha accertato che le procedure sono state rispettate. La discussione del prossimo ricorso è il 9 gennaio.

Al centro del problema restano ancora i cinghiali. A breve Roscigno sarà oggetto di un intervento straordinario per l’abbattimento. Inoltre, è stata data disponibilità dal rappresentante del Ministero dell’Ambiente di contribuire con idee e proposte a migliorare il prossimo piano di abbattimento nazionale. Questo è emerso dall’incontro a Roscigno con Ettore De Concilis de Iorio, capo della segreteria del Sottosegretario di Stato all’Ambiente, con il senatore Claudio Barbaro, alla presenza del sindaco Pino Palmieri, del presidente del Parco, Giuseppe Coccorullo e delle forze dell’ordine. Per il sindaco di Roscigno «gli strumenti ci sono per risolvere il problema degli ungulati nel nostro territorio, ma occorre far presto».

Intanto il presidente del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha comunicato che giovedì prossimo è prevista una riunione con le quattro associazioni che dovranno gestire i centri di raccolta delle carcasse di cinghiale al momento presenti sul territorio e che saranno scelti altri 300 selecontrollori oltre ai 300 già operativi per ridurre la popolazione degli ungulati.
 

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Il Mattino