Salerno, Enzo Bove al Riesame: «I locali sono tutti miei»

L'imprenditore chiede la revoca degli arresti domiciliari e presenta tre memorie difensive e una perizia tecnica

Il ristorante Porca Vacca
Ha rivendicato la titolarità dei suoi locali intestati tutti a società a lui riconducibili all’80%. Si è difeso così, davanti ai giudici del...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ha rivendicato la titolarità dei suoi locali intestati tutti a società a lui riconducibili all’80%. Si è difeso così, davanti ai giudici del Riesame, Enzo Bove, protagonista dell’inchiesta della Procura che ha portato a galla un grosso giro di riciclaggio nel cuore della Movida. Se ad aprire la “sfilata”, davanti ai giudici, la settimana scorsa era stato il giornalista 73enne Vincenzo Casciello, assistito dall’avvocato Giovanni Falci, finito nell’inchiesta con l’accusa di fare da prestanome al gruppo, ieri è stata la volta degli altri indagati, primo tra tutti l’imprenditore ed ex consigliere comunale Enzo Bove, già finito nel 2005 al centro di una maxi inchiesta, conclusasi poi con l'archiviazione, sui rapporti tra politica e malaffare.

L’indagato, assistito dall’avvocato Michele Tedesco, ha parlato davanti ai giudici (Presidente De Luca, a latere Zarone e Cioffi) depositando inoltre una memoria di 30 pagine in cui ha rivendicato la titolarità dei suoi locali da lui pubblicizzati anche sui social. L’avvocato Tedesco ha quindi depositato altre tre memorie e una consulenza tecnica con l’obiettivo di smontare la tesi accusatoria che individua proprio in Bove e nel socio Mimmo Zeno, l’imprenditore 70enne assistito dall’avvocato Giovanni Chiarito, i “dominus” del sistema. A chiedere la revoca della misura cautelare, oltre a Casciello, Bove e Zeno, sono stati anche il “finanziatore” Massimo Sileo, assistito dall’avvocato Antonio Ciliberti e il commercialista Antonio Libretti. Ha invece rinunciato al Riesame Carmine Del Regno. Nelle loro arringhe gli avvocati hanno puntato alla mancanza della gravità indiziaria relativa alle presunte intestazioni fittizie delle società.

I giudici si sono riservati ed entro giovedì arriverà la pronuncia. Pesanti le accuse formulate dalla Procura che, facendo riferimento ad Enzo Bove e Mimmo Zeno, li definisce soggetti caratterizzati da una “pericolosità sociale” proprio in riferimento alla possibilità, tra l’altro, che i due potessero essere destinatari di misure di prevenzione patrimoniale in virtù del loro modus operandi. Già nel 2007 Zeno fu raggiunto da una misura sia personale che patrimoniale perché ritenuto dal tribunale di Salerno «appartenente ad un nuovo sodalizio criminoso facente capo a Pietro Selvino, già partecipe del clan di Tommaso Nocera, operativo ad Angri».

Dalle carte emerge che Bove era stato condannato per bancarotta fraudolenta per quanto concerne il suo ruolo di amministratore della Hablame Luna srl del suocero Rosario Marinelli fallita nel 2012. Secondo l’accusa, i due avevano un preciso modus operandi che emergerebbe anche dalle intercettazioni telefoniche: ricorrevano sempre a prestanomi che, solitamente, erano già inquadrati come dipendenti nelle società o ad altre persone da «interporre fittiziamente» attraverso l’attribuzione di ruoli direttivi o quote di capitale sociale nella direzione e amministrazione di società a loro riconducibili.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino