Una notifica inconsueta su Facebook desta l’attenzione di una ragazza di 26 anni di Salerno. Lanciata l’app del social sul proprio smartphone, compare una tendina...
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Mentre legge la comunicazione di Facebook, si precipita a controllare il proprio profilo che non apre da un paio di giorni. «Sembra tutto al suo posto – racconta – i messaggi di posta e le mie foto ci sono. Però, tra le mie informazioni di contatto c’è anche il numero di telefono. Quindi significa che, ora, gli hacker hanno, oltre al mio nome, cognome e indirizzo email, anche il mezzo più veloce per contattarmi: il mio cellulare». Associata al proprio profilo, Francesca ha anche una carta di credito prepagata che utilizza per sponsorizzare alcuni post dalla pagina dell’attività di famiglia. Ma la guida, su questo punto, la tranquillizza: «C’è scritto che, in base a ciò che hanno appreso finora dalle indagini, gli hacker non sono riusciti ad accedere a determinate informazioni come le password e le informazioni delle carte di credito», chiarisce la ragazza. «Mi consigliano – conclude la 26enne – di fare attenzione a telefonate, messaggi o email che provengano da persone o numeri che non conosco perché Facebook mi ha spiegato che le mie informazioni, ormai in mano agli hacker, possono essere tranquillamente usate sia sul social, sia all’esterno della piattaforma». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino