Fiori, folla e messaggi d’addio per Raffaele morto a 17 anni

Fiori, folla e messaggi d’addio per Raffaele morto a 17 anni
Il vicoletto che conduce al civico presso cui risiede la famiglia Coppola, nel cuore di Castiglione del Genovesi, è stipato di fiori bianchi, manifesti, pensieri....

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Il vicoletto che conduce al civico presso cui risiede la famiglia Coppola, nel cuore di Castiglione del Genovesi, è stipato di fiori bianchi, manifesti, pensieri. Nonostante la famiglia del 17enne Raffaele - studente del De Sanctis e giovane amatissimo da chiunque l’avesse incrociato anche una sola volta - deceduto a seguito di un’influenza domenica mattina (nulla a che fare con l’emergenza Covid) avesse chiesto la più rigida osservanza delle regole anti-Covid dispensando amici e conoscenti dalle visite prima e dopo il rito funebre, in molti si sono recati nei pressi dell’abitazione per portare una testimonianza di vicinanza ed affetto. C’è chi guarda sgomento verso una finestra e non ha il coraggio di fare altro, chi - disinfettate le mani e assicuratosi che la mascherina copra correttamente il volto - entra in casa nella speranza di lenire un poco una sofferenza a dir poco lacerante. Raffaele stava bene fino a dieci giorni fa, andava a scuola e quando non era il suo turno in presenza si collegava e ascoltava le lezioni in Dad. Poi la febbre, una brutta influenza, la difficoltà a respirare e la dispnea fino al tragico epilogo di domenica mattina. Il dolore si tocca con mano, arriva fino al cuore, si insinua dentro insieme ai singhiozzi e ai pianti che non trovano conforto, composti ma inarrestabili. Piangono tutti e non potendosi abbracciare, si incoraggiano con gli occhi che inzuppano di lacrime amare le mascherine. La famiglia, i parenti, gli amici, tutti sono distrutti da questa dipartita improvvisa e imprevedibile.


I COMPAGNI

I compagni di classe di Raffaele hanno chiesto ai professori e alla dirigente scolastica di poter utilizzare questa settimana per fare riflessioni e per capire come affrontare la perdita del 17enne. «Quello che è successo - afferma Cinzia Guida, dirigente scolastica del liceo classico De Sanctis - impone a tutti noi di fermarci. I nostri ragazzi ce lo hanno chiesto e noi intendiamo accompagnarli in questo momento così difficile. Nessuno di loro, come tutti i ragazzi di 17 anni, è pronto ad accettare un evento traumatico del genere. Faremo di tutto per supportarli come siamo pronti a fare anche con la famiglia di Raffaele. Siamo vicini ai genitori, che abbiamo incontrato, e che avranno in tutti noi un punto di riferimento nell’affrontare questa tragedia». Tutto il liceo ieri ha osservato un minuto di silenzio per Raffaele. La comunità è stretta nel dolore, segnali di affetto e vicinanza sono arrivati da parte di tutti i Comuni limitrofi dell’area dei Picentini dove la famiglia Coppola è molto conosciuta e stimata. Nonostante il rito funebre fosse blindatissimo - a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, la famiglia ha scelto un rito funebre in forma strettamente privata - sono state tante le persone che si sono ritrovate nei pressi della chiesa di San Michele Arcangelo per salutare Raffaele nel suo ultimo viaggio. Un viaggio finito decisamente troppo presto. 

 

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Il Mattino