Fioriere e dissuasori contro la sosta selvaggia a Salerno

Le proposte per Largo Campo, via Canali e Plebiscito

Fioriere e dissuasori contro la sosta selvaggia a Salerno
Un giro di lancette durato (quasi) un anno e a palazzo di città si ritorna a parlare del problema del parcheggio selvaggio nel cuore antico della city. Oltre al piano di...

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Un giro di lancette durato (quasi) un anno e a palazzo di città si ritorna a parlare del problema del parcheggio selvaggio nel cuore antico della city. Oltre al piano di rifacimento delle strisce pedonali con un faro acceso sui tanti incidenti stradali che sono avvenuti in città, c'è tanto da fare per l'assessore alla sicurezza, trasparenza e polizia municipale Claudio Tringali. Ieri mattina, infatti, quest'ultimo è stato ascoltato dai consiglieri comunali che partecipano alla commissione mobilità presieduta da Rocco Galdi e dal vice Antonio Carbonaro. All'ordine del giorno il nuovo (o meglio, rispolverato) progetto che riguarda proprio il centro storico della città tra Largo Campo, via de' Canali e Largo Plebiscito.

L'imperativo da parte dell'ente di via Roma è vietare la sosta delle auto che avviene indistintamente ad ogni ora del giorno e della notte, nonostante le regole che impongono una zona a traffico limitato, che rende difficile poi il transito ai pedoni e agli utenti dei tantissimi locali commerciali che sono posizionati lungo la passeggiata "vecchia" di Salerno. Tante le idee e le proposte che sono al vaglio non solo dei tecnici comunali e dei dirigenti ma anche dei consiglieri comunali messi al corrente, proprio ieri, all'interno della commissione al terzo piano di palazzo Guerra.

L'occasione è stata utile anche per portare sulla scrivania dell'assessore le tante problematiche in merito alla mobilità (che ad oggi non ha ancora un delegato o un assessore) e che di conseguenza "sfociano" nell'ambito della sicurezza. E a proposito di luci, anche l'illuminazione pubblica è stata oggetto di segnalazioni da parte di alcuni consiglieri di opposizione che hanno raccolto in questi giorni le proteste dei cittadini rimasti letteralmente al buio tra via Carmine e la zona dello stadio Vestuti. E proprio sulla sicurezza di alcune zone strategiche in città si accendono i riflettori di chi sta studiando un piano alternativo. Tra fioriere per rendere comunque piacevole la vista e dissuasori, il centro storico potrebbe così respirare un'aria nuova.

«Tra Largo Campo, via de' Canali e Largo Plebiscito c'è un problema di parcheggio selvaggio che non c'è stato verso di debellare, nonostante le multe e i verbali elevati. Bisogna, quindi fare in modo di impedire la sosta in zona - ha sottolineato l'assessore Tringali - tra le idee c'è infatti quella di recintare le zone riservate agli esercizi commerciali e isolarle. Così facendo nessuno potrà parcheggiare. Sulla carta c'è la proposta di utilizzare una serie di dissuasori e fioriere, creare sicuramente un passaggio percorribile ai mezzi di soccorso ma che non permetta, negli spazi riservati, il parcheggio». Stessa sorte anche per le altre due aree con un progetto più ampio riservato a Largo Plebiscito che potrebbe vedere l'inserimento di un parcheggio e l'ampliamento dello spazio riservato ai pedoni.



Una corsa contro il tempo per i progetti, in fase di valutazione, che si proverà a vedere realizzati entro l'estate ma che probabilmente - per tempistica - potrebbero slittare in avanti. Interventi che dovrebbero rientrare in un totale di 300mila euro e che cambierebbero ancora non solo il volto della parte antica di Salerno ma che garantirebbero una maggiore vivibilità ai residenti. Questi ultimi, insieme ai commercianti della zona, avevano richiesto e ottenuto un incontro con il presidente del Consiglio, Dario Loffredo, che annunciò gli interventi oggi oggetto di studio. A distanza di un anno, dunque - quando nella zona della movida fu "scoperto" un abusivismo dilagante da parte di chi utilizzava "fioriere fai da te" e "dissuasori artigianali" - dal Comune si passa alle soluzioni "legali e autorizzate" per buona pace dei residenti e dei commercianti.
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Il Mattino