Fonderie Pisano: stop dalla Regione, la ditta: «Provvedimento anomalo»

Fonderie Pisano: stop dalla Regione, la ditta: «Provvedimento anomalo»
«In seguito ad un provvedimento della Regione Campania, l'attività dello stabilimento delle Fonderie Pisano & C. SpA in Fratte di Salerno è stata...

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«In seguito ad un provvedimento della Regione Campania, l'attività dello stabilimento delle Fonderie Pisano & C. SpA in Fratte di Salerno è stata sospesa, fino al ripristino della conformità all'autorizzazione della produzione». È quanto si legge in una nota delle Fonderie Pisano. «Anche in questo frangente la proprietà è pronta al pieno confronto operativo e ad intervenire non appena saranno forniti i doverosi chiarimenti da parte dei competenti organi sulle misure da adottare, ribadendo che la società opera nella piena legittimità, come comprovato dai numerosi atti amministrativi e giudiziari. Resta, in ogni caso, la sensazione di trovarsi di fronte ad un provvedimento «anomalo», che ripropone uno schema similare alla metafora del cane che si morde la coda. Da un lato l'azienda che si dichiara pronta ad intervenire per migliorare oltremodo i suoi impatti ambientali mediante gli interventi segnalati agli organi competenti nell'ambito di un articolato piano di ristrutturazione, nelle more dell'individuazione di un nuovo sito, dall'altro la Regione Campania che, però, come accertato anche in sede di giustizia amministrativa, non offre la possibilità all'azienda nemmeno di illustrare il piano di interventi che, pure, essa stessa (la Regione) ritiene necessari».


«Nel frattempo la medesima Autorità Amministrativa ha deciso di fermare il processo produttivo, anche se nel provvedimento notificato non si coglie traccia di rilievi dal punto di vista sanitario, e, comunque, l'azienda non può eseguire alcun intervento migliorativo per assenza del necessario assenso da parte degli organi competenti - conclude la nota - Va, infine, aggiunto che in queste ore si stanno valutando tutti gli aspetti del provvedimento della Regione Campania, sia sotto il profilo della legittimità che dell'impatto complessivo che esso riversa sulla ciclo produttivo ed in termini di impiego della forza-lavoro».
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Il Mattino