Maledettamente Bowie. A Salerno l’omaggio alla pop-rockstar e alla complessità della sua conturbante e geniale personalità con una mostra fotografica, con...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La mostra è organizzata dall’associazione culturale Tempi Moderni presieduta da Marco Russo, con la società della Regione Scabec, ed è curata da Ono arte contemporanea. «Proponiamo un focus su foto d’autore come abbiamo fatto il primo anno con le foto di Dino Prediali su Pier Paolo Pasolini - spiega Marco Russo - Le foto riescono a raccontare meglio il senso del nostro progetto e sono di facile dialogo con il pubblico. Anche quest’anno abbiamo voluto dare spazio ad una serata di beneficenza con il concerto di Matteo Saggese, che impersona un cammino d’artista da Londra a Salerno».
La collaborazione tra Bowie e Sukita nasce nel 1972 quando il fotografo arriva a Londra per una serie di lavori e decide di andare ad un concerto di Bowie pur non conoscendolo ma perché attratto dal manifesto che raffigura il cantante con una gamba alzata, su uno sfondo nero. Nel 1977 l’incontro decisivo a Tokyo città dove Bowie arriva per la promozione dell’album «The Idiot» di Iggy Pop, che il cantante aveva prodotto. In quell’occasione il maestro giapponese scatterà tante foto, di cui una rimasta nella storia musicale perché diventerà la celebre copertina dell’album «Heroes». Negli anni successivi il cantante ed il fotografo lavoreranno spesso insieme e tra i due si instaurerà un rapporto di amicizia personale, come dimostrano gli scatti realizzati a Kyoto nel 1980 nel corso di alcune giornate di vacanza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino