Troppi fuochi pericolosi in una fabbrica di botti, denuncia e sequestro a Cava

Troppi fuochi pericolosi in una fabbrica di botti, denuncia e sequestro a Cava
Nel corso dei consueti controlli amministrativi effettuati dal personale della divisione amministrativa e sociale della Questura di Salerno presso le fabbriche e depositi di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel corso dei consueti controlli amministrativi effettuati dal personale della divisione amministrativa e sociale della Questura di Salerno presso le fabbriche e depositi di prodotti esplodenti presenti sul territorio, il titolare della licenza di un'azienda di Cava de’ Tirreni è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore perché deteneva un quantitativo di prodotti esplodenti eccedente i limiti previsti dalla licenza prefettizia. L'uomo è stato segnalato anche per non aver riportato sul registro di carico e scaricola movimentazione del materiale esplodente: a fronte di una giacenza contabile di 2.153 chili di materiale esplodente ne sono stati rinvenuti solo 578. Nel corso del controllo è emerso anche che il tirolare dell'azienda utilizzava i siti indicati sulla licenza in modo improprio, custodendo anche materiale semilavorato in quello destinato alla polvere nera, e utilizzando il locale destinato al materiale semilavorato anche come deposito delle polveri coloranti.


I poliziotti hanno proceduto al sequestro dei 98 chili di materiale esplodente detenuto in eccedenza rispetto a quanto previsto dalla licenza prefettizia.



Leggi l'articolo completo su
Il Mattino