Una «festa collettiva», una tre giorni dedicata al tema dei diritti «non come questione di categoria», un momento d’incontro e confronto che ha come...
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A sei anni di distanza dall’ultimo appuntamento in città, il Salerno Pride 2018 punta innanzitutto a riaffermare le rivendicazioni dei diritti e delle uguaglianze delle persone LGBT+. Ma non solo: «Il Pride - dichiara il presidente di Arcigay Salerno, Francesco Napoli – è un primo passo per una rete di cittadinanza sul tema dei diritti e delle uguaglianze. Non è più solo un momento di visibilità, orgoglio e rivendicazione di persone omosessuali e transessuali ma è un momento più alto di confronto sui diritti di tutta la cittadinanza: diritto alla salute, al lavoro, all’accoglienza. Il Pride – continua - significa vedere il tema dei diritti non più come un questione di categoria, ma pensare che l’estensione dei diritti di una sola persona vale per ciascuno di noi».
Ricco il calendario, con incontri che spaziano dalle persecuzioni naziste contro gli omosessuali alla salute o al bullismo omotransfobico, dalla questione dei migranti ai diritti delle donne, fino a tematiche ecologiste e ambientali. Si parte oggi con lo spettacolo sull’Omocausto. Domani, a palazzo Sant’Agostino spazio a prevenzione e salute con il dibattito sul tema “Obiettivo 90 90 90” e spazio pure a “Migranti e fragilità”. Sabato, poi, previsto l’incontro con gli studenti dal titolo “Il ragazzo con i pantaloni rosa” e, nel pomeriggio, la tavola rotonda su “Femminismi senza frontiere”. Sempre sabato, alle 16 presso la Camera di Commercio, ci sarà l’incontro con Monica Cirinnà e, alle 19, il grande corteo sul lungomare con il Pride Park. In chiusura, concerto a Santa Teresa e Official Pride Party al B-Side. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino