Gli ospedali salernitani si attrezzano a raddoppiare i posti degenza e ad aumentare i posti di terapia intensiva, così come richiesto dal governatore De Luca ai direttori...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si allunga, intanto, la lista dei positivi a Salerno città, con tre nuovi casi, che interessano una persona senza fissa dimora, un'altra in zona Carmine e la terza a Pastena. A questi si aggiungono quelli registrati a Sarno, dove risulta confermata anche una persona di Poggiomarino giunta al Martiri di Villa Malta; Angri, Scafati, Sant'Egidio del Monte Albino e Montecorvino Rovella. In tutto, nella giornata di ieri, al laboratorio del Ruggi sono stati analizzati 118 tamponi, di cui 13 hanno dato esito positivo.
Stando ai numeri attuali, in provincia, i posti di terapia intensiva e sub-intensiva attivi e da attivare, finora, sono 57, a cui vanno aggiunti quelli ancora da definire all'ospedale di Agropoli, individuato da alcuni giorni come ospedale covid-19 per l'area sud. A questi vanno aggiunti 256 posti di degenza per pazienti meno critici, con altri due ospedali dedicati al covid-19 (Da Procida a Salerno e Scafati). Nello specifico, in attesa dei lavori di trasformazione del Da Procida in ospedale covid-19, con attivazione delle terapie intensive e subintensive, sono stati individuati e riorganizzati alcuni spazi del presidio di via San Leonardo, con 19 posti già attivi, di cui 11 di terapia intensiva e sub-intensiva: 8 di degenza ordinaria covid-19; 6 terapia sub intensiva, dedicati; 2 di terapia intensiva, a cui si aggiungono altri 3 presso il pronto soccorso. A questi vanno giunti altri 15 posti, di cui 5 di terapia intensiva: 10 a intensità di cura crescente, con possibilità di ventilazione assistita e monitoraggio dei parametri vitali a letto dell'assistito, e 5 di terapia intensiva, dedicati. Il Da Procida, invece, avrà 114 posti letto a intensità di cura crescente, di cui 8 posti di terapia intensiva e 6 di sub intensiva, da realizzarsi in 60 giorni. Entro la fine del mese saranno attivi 80 posti di degenza.
Per quanto riguarda l'Asl, invece, sarà riaperto il pronto soccorso a Scafati, dove saranno attivati 62 posti di degenza, con ulteriori 8 posti di terapia intensiva, che vanno a sommarsi ai 5 già presenti. Il programma, a regime, prevede che il plesso di Scafati possa accogliere, fra positivi e sospetti, fino a 80 pazienti. Si è in attesa, nel frattempo, di definire i posti che interesseranno anche l'altro ospedale covid-19 di Agropoli. All'Umberto I di Nocera Inferiore sono presenti 2 posti terapia intensiva e 8 di degenza; a Sarno 1 posto in isolamento; 1 posto già dedicato e 4 posti degenza da attivare; a Eboli 20 posti lungodegenza e 4 terapia intensiva, a Roccadaspide da attivare 20 posti lungodegenza; a Vallo della Lucania 25 posti di degenza e 15 ventilabili e infine a Sapri sono da attivare 16 posti di degenza e 4 terapia intensiva. Buone notizie giungono anche per il personale sanitario, per i quali il governatore ha assicurato l'arrivo, a stretto giro, delle mascherine e dei kit per effettuare i test veloci per accertare eventuale contagiati asintomatici tra medici e paramedici, così come richiesto, a più riprese, dalle parti sociali.
Intanto il commissario straordinario del Ruggi scrive una lettera aperta a tutti i dipendenti. «Chi opera in sanità è consapevole che il sistema salute rappresenta un'ancora di salvezza e che in tali circostanze il nostro impegno, sia umano che professionale, non deve e non può affievolirsi - spiega Vincenzo D'Amato - Il momento è difficile, non lo nego, ma siamo convinti che il nostro senso di responsabilità, la nostra umanità e professionalità nell'erogazione delle cure continueranno a guidarci e sostenerci nell'agire quotidiano. Ognuno di noi deve sentirsi parte di un'unica grande squadra pronta a intervenire laddove dovessero verificarsi cedimenti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino