VALLO DELLA LUCANIA - «Chiudiamo le Grotte di Palinuro, quindici morti negli ultimi anni sono troppi». A lanciare l’allarme è il presidente del...
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I quattro sub sono morti per essersi immessi nel cosiddetto “ramo infangato” della grotta con successivo sollevamento del limo che ne ricopriva il fondo e impossibilità di recuperare la via di uscita. È noto che altrettanto pericolosa è la Grotta della Scaletta, nel cui fondo esiste uno stretto cunicolo in cui lo scorso anno hanno perso la vita sub esperti come Mauro Cammardella di 49 anni e Mauro Tancredi di 59 anni, entrambi di Palinuro, e Silvio Anzola di 59 anni, di Milano. Altro motivo di pericolosità è costituito dalla presenza, in alcune grotte come quella Fetente di esalazioni di acido solfidrico, sostanza più velenosa del cianuro. C’è dunque un’accertata pericolosità delle grotte di Palinuro. Ce lo ricorda la lunga scia di sangue. Il presidente De Luca nella lettera suggerisce allora alcuni provvedimenti necessari a scongiurare altre morti. Primo intervento può essere il divieto di immersione nelle grotte più pericolose (Fetente, Scaletta, Occhi) secondo una individuazione che le autorità tecniche ed i sub speleologi conoscitori della zona meglio di me potranno fare. Allo stesso modo si potrà rendere obbligatoria la notifica alla Capitaneria delle immersioni, e, ancorchè si tratti di regole tecniche già esistenti, l’uso del filo di Arianna e delle torce luminose, la presenza di una barca di appoggio con sufficiente e preparato personale di supporto, cosi come si potrebbe limitare la composizione dei singoli gruppi di sub in visita a seconda delle caratteristiche della grotta scelta. Nel caso della morte dei quattro sub si è accertato che il gruppo era composto da nove escursionisti tra cui una sola guida, Douglas Rizzo, anch’egli deceduto.
«Tuttavia - precisa De Luca - in considerazione del fatto che la vigilanza subacquea non è certo cosa facile da praticare, tanto più che non è l’unica attività da svolgersi da parte della Capitaneria di Porto, andrebbe verificato se non sia possibile procedere materialmente alla chiusura di quelle derivazioni delle Grotte in cui più frequentemente si sono verificate le morti iniziando dal ramo infangato della Grotta degli occhi al il cunicolo di fondo a meno 49 metri della Grotta della Scaletta». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino