Il gruppo Zullo non aveva creato un'associazione di stampo camorrista: i giudici del riesame di Salerno, infatti, hanno riqualificato il 416 bis (l'associazione di stampo...
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Nulla è cambiato, per quanto riguarda la misura detentiva, per Dante e Vincenzo Zullo (padre e figlio) e Vincenzo Porpora anche se nei loro confronti l'ipotesi di 416 bis è stata riqualificata in 416. Così come per Domenico e Mario Caputano (difesi dall’avvocato Mario Secondino) per i quali è caduta l’aggravante del metodo mafioso sebbene rimangano ancora in essere le misure cautelari emesse dal gip Scermino il mese scorso. In quattordici furono arrestati per ipotesi di reato (oltre quella associativa) relative ad episodi di estorsione ed usura, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti: per la Dda (pm Senatore), a Cava dei Tirreni, si erano costituiti tre gruppi che si sparivano la piazza del malaffare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino