ROCCAPIEMONTE. Un presunto "sistema" corruttivo in grado di influenzare magistrati, politici e funzionari pubblici: l'11 gennaio si concluderà l'udienza...
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Nell’impianto accusatorio la procura partenopea racconta una storia di tangenti mascherate da elargizione ad una squadra di calcio, la Rocchese, assunzioni, interventi in prima persona e favori, come il regalo di un rolex, in cambio di sentenze pilotate. L’accusa maggiore è quella di associazione a delinquere, poi una lunga lista di reati "contro" la pubblica amministrazione, come corruzione in atti giudiziari, abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio, millantato credito, traffico di influenze illecite, accesso abusivo a sistema informatico e truffa per il conseguimento di finanziamenti pubblici. Secondo i pm Ida Frongillo e Celeste Carrano, il giudice Pagano avrebbe garantito «esito favorevole nelle cause civili in cui erano coinvolti imprenditori ai quali era legato da consolidati rapporti di amicizia». Nella stessa inchiesta è indagato anche il fratello del magistrato, attuale sindaco di Roccapiemonte. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino