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Volevano punirlo per una lite avvenuta qualche ora prima, durante la quale la vittima si era intromessa per difendere un amico. Lo raggiunsero in gruppo, presso casa sua, poi uno di loro gli esplose contro quattro colpi di arma da fuoco. Un proiettile lo raggiunse al ginocchio. Sono quattro le condanne decise dal tribunale di Nocera Inferiore per la gambizzazione di un imbianchino, avvenuta a Pagani il 18 giugno del 2020. Il collegio ha condannato a 10 anni di carcere Mike De Prisco, ritenuto colui che materialmente sparò con una calibro 7,65; 8 anni per Aniello D’Auria e 7 anni e 7 mesi per Alessio e Martin Santaniello. Nel collegio difensivo i legali Vincenzo Calabrese, Giovanni Pentangelo e Giuseppe Della Monica.
I fatti si verificarono nella zona di “Casa Marrazzo” a Pagani. All’origine del primo litigio, vi sarebbe stato lo sgarbo nei riguardi di una ragazza addebitato ad un amico della vittima.
La vittima aveva avuto la meglio, nel difendere il suo amico, nella prima lite avvenuta alla concessionaria di Corbara. Circostanza che bastò al gruppo di imputati per meditare vendetta, spingendosi - armati - fino a casa di quest’ultimo, per rispondere al sopruso subito. Le indagini furono condotte dal sostituto procuratore a Nocera, Anna Chiara Fasano. I rilievi balistici effettuati dalla tenenza dei carabinieri di Pagani dimostrarono come chi sparò aveva volontà di uccidere e non ferire la vittima, che restò ferita al ginocchio in modo grave. La condanna per i quattro è giunta al termine del dibattimento, con i giudici a riconoscere i quattro responsabili del reato di tentato omicidio in concorso.
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Il Mattino