Alle 4.20 di ieri mattina è ripresa la circolazione ferroviaria nella galleria Santa Lucia, che attraversa Cava de' Tirreni, dopo lo stop forzato dovuto...
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La Procura di Nocera Inferiore che indaga su quanto accaduto alle 2.20 di venerdì all'interno della galleria, è chiusa a riccio ma ci sarebbe già un elenco di nomi sui quali si sarebbero focalizzate le attenzioni degli inquirenti e che potrebbero essere ritenuti i diretti responsabili di quanto accaduto. Nomi che verranno resi noti, con molta probabilità, soltanto nelle prossime ore, quando verrà assegnato anche l'incarico peritale sull'apparecchiatura utilizzata per togliere e mettere i binari e che avrebbe causato l'incendio per una perdita di olio. Nei corridoi del palazzo di giustizia nocerino si vocifera che potrebbero essere almeno quattro o cinque gli indagati ai quali, a breve, potrebbe essere notificato un avviso di garanzia per consentire loro di nominare dei periti che possano affiancare quelli della procura nell'esame tecnico del macchinario posto sotto sequestro. Nella giornata di ieri il sostituto Rubano, titolare delle indagini, ha approfondito l'esame del fascicolo per non trascurare alcun dettaglio. Per fortuna ci sono stati soltanto cinque feriti, di cui soltanto uno ospedalizzato, ma l'incidente poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia, essendo al momento sul cantiere 40 operai che potevano restare intrappolati nella galleria.
«Quanto avvenuto all'interno della galleria ferroviaria di Santa Lucia - precisa Gigi Vicinanza, della Cisal provinciale - si può definire in un solo modo: incidente sul lavoro. Nessun sindacato ha pronunciato questo tecnicismo, nessuno, salvo dichiarazioni di facciata, è entrato nel merito di quanto accaduto. Di tutta questa storia resta un operaio con il 40% di ustioni sul corpo, altri 4 intossicati dal fumo e altri che hanno rischiato di essere coinvolti. Ecco perché con forza chiedo al capo della procura di Nocera Inferiore, Antonio Centore, di fare chiarezza in tempi brevi su quanto accaduto nella notte tra giovedì e venerdì sulla rete ferroviaria che collega Salerno a Napoli». E ancora: «Il silenzio delle parti sociali su quanto accaduto mi fa riflettere. Capisco che prendere tempo per capire cosa è successo sia fondamentale, ma nemmeno deve passare il concetto che si resti in silenzio per non disturbare il potente di turno. Le cose vanno spiegate per quelle che sono. È accaduto un incidente a operai specializzati, professionisti del settore, all'interno di una delle infrastrutture più importanti dell'Italia meridionale. Cosa ha portato a scatenare l'inferno lo dovrà stabilire la magistratura, ma dovere del sindacato è chiedere l'ulteriore rafforzamento delle misure di sicurezza». Quindi: «Bisogna pretendere la sicurezza dei lavoratori. Alla Procura chiedo di fare in fratta e iscrivere nel registro degli indagati i responsabili». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino