Ex Stir di Battipaglia, spese in salita: l’Ato aumenta i costi per l’indifferenziato

Tariffe al rialzo, per tutti i Comuni, per il trattamento del secco: «Una revisione necessaria per gestione ed equilibri di bilancio»

L'ex Stir di Battipaglia
Il Consiglio d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani dovrà rivedere al rialzo le tariffe per l’accesso all’impianto di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il Consiglio d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani dovrà rivedere al rialzo le tariffe per l’accesso all’impianto di trattamento meccanico e biologico di Battipaglia, dopo le richieste di EcoAmbiente Salerno di ritoccare le aliquote a causa di spese non previste.

È quanto si legge nella determina dello scorso 23 maggio, a firma del direttore generale dell’Ato Salerno, Bruno Di Nesta, che propone le nuove tariffe da approvare dal 2022 al 2025. 

Per il 2022 - quando i rifiuti soggetti a regolazione da parte dell’autorità, sono stati 116mila tonnellate mentre quelli per cui non è prevista un’aliquota, sono stati 36mila - è stata prevista una tariffa media di 168,68 euro. Leggermente superiore, quasi a parità di tonnellate, le tariffe per il 2023. Da quest’anno, infatti, la tariffa media sarà pari a 168,71 euro. A crescere sensibilmente, tuttavia, è la tariffa dei rifiuti non regolati, che passerà da 230,55 euro a 267,53 euro. Al contrario, i rifiuti regolati passeranno dai 149,44 euro a 137,51 euro. 

La situazione cambierà sensibilmente a partire dal 2024: la tariffa media, infatti, scenderà a 160,81 euro la tonnellata. Un calo dovuto alla tariffa dei rifiuti regolati, che saranno pagati 134,75 euro la tonnellata, e dei rifiuti non regolati, che invece costeranno alla comunità 243,33 euro. La situazione, seppur di poco, dovrebbe migliorare ulteriormente a partire dal 2025: in quel caso, la tariffa media sarà di 160,55 euro, in virtù di una tariffa per i rifiuti regolati di 134,48 euro e di una tariffa per i rifiuti non regolati di 243,11 euro.

Le ragioni delle fluttuazioni delle tariffe sono riportate all’interno della stessa determinazione firmata da Di Nesta: «EcoAmbiente ha comunicato la necessità di procedere a una revisione del piano 2022/2025 dell’imposta - scrive il dg dell’Ato Salerno - a causa di sopravvenute spese impreviste che incidono sui costi di gestione dell’impianto e, quindi sugli equilibri di bilancio». Una decisione in controtendenza rispetto a quanto fatto negli ultimi anni, quando sia EcoAmbiente Salerno che l’Ato hanno paventato una progressiva riduzione delle tariffe di conferimento dei Comuni. Così è stato, come annunciato a marzo di quest’anno, per il conferimento dei rifiuti organici. In questo caso, EcoAmbiente Salerno è riuscito a ridurre la spesa da 172 euro la tonnellata a 125 euro la tonnellata. Un lavoro apprezzato dai Comuni, che hanno cominciato attivamente a impegnarsi per centrare gli obiettivi di differenziazione dei rifiuti. Così non sarà per il Tmb, favorendo probabilmente un ulteriore impegno per migliorare la raccolta differenziata.


 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino