«Industria 4.0 non è un incentivo, è una linea di direzione di politica industriale del Paese. Dobbiamo puntare, come Paese, ad un’industria ad alto...
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Sud determinante nell'ottica dell'autonomia differenziata. «A parte l’autonomia, serve una politica che punti all’incremento del lavoro, quella che abbiamo definito una politica dei fini - insiste Boccia - Occorre immaginare come incrementare il lavoro. Per esempio ci sono oltre 60 miliardi di euro di risorse già stanziate e non spese per attivare cantieri per opere pubbliche superiori a 100milioni significa incrementare l’occupazione, attivare cantieri, collegare territori e includere persone. All’interno di questo, si può costruire un’idea di identità nazionale e di coesione partendo dal lavoro. La logica dell’autonomia, se viene fatta in un senso di responsabilità, si può realizzare un Paese più forte e più competitivo».
E sul governo Conte bis avverte: «Il conflitto non fa bene mai a nessuno, non fa bene al governo del Paese e crea ansia a livello di economia e dei cittani. È una domanda da rivolgere ai componenti del governo e non a me. Dovrebbero ragionare più da governo e meno da governo e opposizione al loro interno. Non aiuta nessuno. Non si capisce nemmeno a volte in quale direzione vogliamo andare. Il Paese deve avere un’unica direzione. Per noi una grande missione: quella dell’incremento dell’occupazione. Su questo chi governa il Paese dovrebbe avere un grande senso di responsabilità e definire una politica dei fini come una finanziaria di medio termine e individuando risorse per attivare questo elemento che è lavoro, occupazione, giovani».
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Il Mattino