Nocera, lite in famiglia: arrivano i poliziotti e vengono aggrediti

Nocera, lite in famiglia: arrivano i poliziotti e vengono aggrediti
 E' finito a giudizio con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni un 43enne di Nocera Inferiore, atteso dal processo per un episodio commesso in pieno...

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 E' finito a giudizio con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni un 43enne di Nocera Inferiore, atteso dal processo per un episodio commesso in pieno lockdown, a marzo dell'anno scorso. Le vittime furono due agenti di polizia, intervenuti per riportare la calma e finiti per essere aggrediti e minacciati durante lo svolgimento dell'esercizio delle proprie funzioni. In particolare - stando alle accuse della Procura di Nocera Inferiore,  l’imputato avrebbe rivolto parole di natura intimidatoria nei riguardi di due poliziotti in servizio presso il commissariato di Nocera Inferiore. 

Gli agenti erano intervenuti nel popoloso quartiere di Villanova, per sedare una lite in famiglia dietro segnalazione. Giunti sul posto per riportare la calma, dovettero scontrarsi con il 43enne, che se la prese anche con gli agenti in divisa, minacciandoli, stando al verbale finito poi in un'informativa. L'uomo avrebbe infatti provato più volte a colpire i poliziotti, con calci e pugni, in particolare raggiungendo un appuntato intervenuto in un secondo momento e provocandogli anche piccole ferite alla mano sinistra. La vicenda finì al centro di un’indagine per l’episodio avvenuto all’inizio della prima fase di lockdown, nella primavera del 2020, dopo la fase rituale delle indagini preliminari svolte sulla base delle informative rese all’attenzione della Procura. Con l'inchiesta chiusa, il sostituto procuratore titolare del fascicolo ha ottenuto il giudizio per contestazioni di violenza e minacce rivolte contro i poliziotti nei riguardi del nocerino, che fu poi identificato e denunciato a piede libero. Nel mezzo di un controllo, l’uomo si scagliò con parole pesanti contro gli agenti del locale commissariato, provando a colpirli. Ora dovrà difendersi in un processo.

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Il Mattino