PAGANI. Provata, a tratti terrorizzata, tanto da spingere il tribunale a rinviare la testimonianza. Ma questa volta in modalità protetta. La decisione riguarda una...
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A differenza dell'altra, come ha spiegato il perito, più forte dell'amica, in termini caratteriali. A riguardo, il tribunale ha nominato quale psicologo infantile il dottore Imperatore. La piccola, poco prima di entrare in aula, avrebbe mostrato segni di grande nervosismo e paura. Forse per il timore di trovarsi faccia a faccia con l'imputato. Nella stessa udienza è stata invece ascoltata una rappresentante dell'associazione dove si impartivano lezioni di musica, che ha riferito di aver letto alcuni messaggi "strani" e "insoliti" che l'avevano indotta a pensare.
Oltre a parlare di alcuni comportamenti dell'uomo, legati ad una presunta gelosia che lo stesso avrebbe mostrato verso la minore nel momento in cui si avvicinò ad alcuni ragazzi della sua età. Di contro, la difesa ha precisato che quei ragazzi non facevano parte del gruppo interno all'associazione, ridimensionando l'atteggiamento del maestro. Nelle udienze scorse, l'altra ragazzina invece, aveva confermato molte delle accuse mosse dalla Procura in fase preliminare. Era poi toccato deporre al maresciallo della tenenza carabinieri di Pagani, Montefusco, per relazionare sull'attività investigativa.
Le indagini partirono nell'agosto 2016, con la denuncia di una delle due madri e i riscontri ottenuti dalla lettura di messaggi sul social What's App tra l'insegnante e le due allieve minorenni. Da quei contenuti sarebbe emersa la personalità del 62enne, che si sarebbe rapportato con le due allieve facendo spesso riferimenti di tipo sessuale. L'insegnante, difeso dal legale Antonello Coppola, è accusato di aver indotto più volte entrambe le allieve a subire atti sessuali, senza mai riuscirci, facendo "leva" tuttavia sul suo ruolo di maestro di musica popolare Leggi l'articolo completo su
Il Mattino