La Digos mette sotto la lente di ingrandimento le associazioni ed i luoghi di culto islamico. Tra le prime sedi a finire nel mirino di controlli e verifiche c’ è la...
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L’ attenzione è focalizzata sui Comuni dove pare essere maggiormente rilevante la presenza di sedi di culto islamico, che già in passato sono finite al centro di investigazioni. Sono dodici i locali che sarebbero utilizzati per riti religiosi, probabilmente, però, con una diversa destinazione di uso, per cui tecnicamente irregolari. Per questo motivo la Digos ha chiesto oltre al Comune di Sarno, anche ai Comuni di Salerno, Angri, Battipaglia, Bellizzi, Castelnuovo Cilento, Eboli, Matinella, Scafati e San Valentino Torio, se gli ambienti in questione (tra appartamenti, sale e scantinati) siano mai stati fatti oggetto di contestazioni in riferimento all’ utilizzo; se siano registrati in categorie catastali che non consentano, dunque, l’ uso che se ne fa, ossia come luogo di culto religioso. Proprio per la competenza degli enti comunali ed i relativi uffici è stato chiesto di precisare se vi siano eventuali obiezioni amministrative sulla destinazione d’ uso dei locali utilizzati per la preghiera e di fornire l’ esito alla questura di Salerno. Solo nelle prossime settimane si riuscirà ad avere contezza dell’ impiego delle diverse sedi e, non è escluso, che qualcuna possa essere raggiunta da provvedimento di chiusura per eventuali irregolarità ed abusi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino