Il giorno dopo il rogo che ha distrutto il deposito di ecoballe della New Rigeneral Plast, è già tempo di bilanci. Sia dei danni ambientali, sia delle azioni di...
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Il rogo, nonostante la colonna di fumo ancora si sollevava dai rifiuti, già ieri mattina era stato posto sotto controllo. Merito dell’infaticabile lavoro dei vigili del fuoco, della protezione civile e dei due mezzi aeroportuali sopraggiunti di Napoli e Bari. Grazie a questi, utilizzati in caso di incendi su aeroplani, è stato possibile domare le fiamme. A Battipaglia, poi, sono state inviate autobotti anche dai comandi di Caserta ed Avellino, mentre da Napoli è stata mandata la squadra Nbcr, specializzata in disastri ambientali. A dare manforte, poi, sono sopraggiunti i mezzi di movimento terra dal comando di Benevento e dalla famiglia Adinolfi, che hanno contribuito a smuovere le ecoballe per estinguere anche gli ultimi punti caldi.
L’AMBIENTE
Il rogo, tuttavia, è già passato in secondo piano. A tenere tutti col fiato sospeso è la ricaduta ambientale del quarto incendio in tre anni. Già sabato pomeriggio, in località Filigalardi era presente il Dirigente dell’Arpac, Gianluca Scoppa. In serata, poi, è arrivata un’unità di monitoraggio della qualità dell’aria, per cercare di capire se l’incendio abbia avuto conseguenze ambientali. Stando ai tecnici, forse oggi o al più tardi domani, si avranno i primi risultati del monitoraggio.
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Il Mattino