«Scioglimento volontario anticipato della società Edizioni Salernitane srl e sospensione delle pubblicazioni della testata giornalistica La Città di Salerno...
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L'azienda parla di «sofferta decisione». Con tale comunicazione «si ritiene opportuno la necessità di predisporre ed avviare immediatamente le procedure previste dalla legge 223/1991 in tema di riduzione del personale dipendente per licenziamento collettivo». «La gravissima situazione economica e finanziaria della società rende auspicabile la convocazione al tavolo sindacale entro al massimo 5 giorni», si legge ancora.
Trascorso questo termine, «il liquidatore non avrà altra scelta se non quella di avviare immediatamente e senza indugio tutte le procedure di legge previste per l'avvio dei licenziamenti collettivi ex L.223/91». In merito ai quattro giornalisti licenziati nei giorni scorsi, «il liquidatore notificherà ai 4 giornalisti interessati ed alla ITL di Salerno la rinuncia alla prosecuzione dell'iter procedurale in tema di conciliazione obbligatoria per la rescissione dei contratti di lavoro a tempo indeterminato per giustificato motivo oggettivo, ragion per cui i lavoratori soggetti al provvedimento saranno reintegrati appieno nell'organigramma, senza soluzione di continuità».
«Staremo accanto ai colleghi del quotidiano La Città in tutte le sedi possibili. Cercheremo di trovare una strada percorribile, anche se, al momento, purtroppo, mi sembra già segnata». Con queste parole Claudio Silvestri, segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania ha commentato la vicenda. «Ci hanno informati di tornare al tavolo delle trattative - spiega Silvestri - in tempi strettissimi. Noi siamo tutti impegnati al Congresso Fnsi che si concluderà giovedì. Mi sembra una strana coincidenza. Ma nonostante ciò ci saremo. E seguiremo con attenzione le sorti future della società. Vigileremo affinché questa operazione non sia la premessa per far rinascere con altra società la testata. Quindi solo un modo per abbattere i costi. In questo caso sarà un tribunale a decidere se tutte le operazioni sono state fatte nei limiti della legalità».
«La fuga degli editori de La Città - sottolinea il presidente OdG Campania, Ottavio Lucarelli - è il peggior epilogo e mette a nudo un disegno che nulla aveva a che fare con la libera informazione.
Il Mattino