Prima di ordinare un altro drink, sarà necessario dare uno sguardo all’orologio. E se l’undicesimo rintocco si avvicina (il dodicesimo nel caso si tratti di un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dopo la stangata di De Luca, però - bar chiusi alle 23 dal lunedì al giovedì e alle 24 il venerdì e il sabato fino al 20 ottobre - quasi nessuno riesce a guardare ai prossimi mesi con lucidità. «Ci stanno distruggendo - taglia corto Aldo Caiella del Baroom - Il Covid non si rintana nelle nostre attività commerciali, a portarlo sono gli indisciplinati. Intanto a farne le spese siamo noi. L’ordinanza è sinceramente poco risolutiva, come tante altre. Dopo le 23 i clienti torneranno a casa? Forse gli adulti sì, ma i ragazzi resteranno ugualmente per strada fino alle tre del mattino, ubriacandosi con gli alcolici precedentemente acquistati nei supermercati. Per questo l’unica cosa seria da fare sono i controlli, non metterci la museruola». I più infervorati sono gli aderenti all’Acs, associazione commercianti per Salerno: «Abbiamo deciso di scendere in piazza per protestare - annuncia Armando Pistolese dell’enoteca Tozzabancone - Probabilmente giovedì: è assurdo essere l’unica categoria tartassata quando si chiudono gli occhi di fronte a tutto. A Baronissi il focolaio è scoppiato in una palestra, non mi pare che siano state fatte ordinanze per limitare l’attività sportiva». Ancora più chiaro Alessio Tedesco del Rub A Dub: «In termini di contagi Salerno è una piccola isola felice. Non mi risulta che si siano verificati casi nella movida, eppure siamo gli unici ad essere additati come untori. Attività come le nostre iniziano a lavorare alle 23, quindi sarà durissima resistere e lo sarà ancora di più per i nostri dipendenti che non hanno ancora visto la Cig». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino