Da quando il suo appartamento lo scorso 9 agosto ha preso fuoco forse a causa di un corto circuito, vive sulle scale di casa. All’interno della sua abitazione, al piano...
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I servizi sociali, allertati più volte dai vicini, sono intervenuti ma senza riuscire ad offrire alla donna, che ha un solo fratello come baluardo affettivo, una soluzione definitiva. Nel rione tutti la conoscono: già in passato – raccontano i vicini – il suo caso sarebbe stato segnalato quando qualcuno trovò degli escrementi lungo il viale, passaggio obbligato da parte dei condomini per accedere ai quattro appartamenti allocati all’interno della palazzina. Le sue scale di casa spesso sarebbero sporche, ingombre di rifiuti e ricoperte da cicche di sigaretta. La situazione già precaria, anche a causa del suo delicato stato psichico, è però precipitata da una decina di giorni quando il suo appartamento è andato a fuoco. Furono i vicini, lo scorso 9 agosto, ad allertare i caschi rossi quando nel primo pomeriggio videro le fiamme avvolgere la piccola abitazione al piano rialzato della palazzina. Qualcuno provò anche autonomamente a domare il rogo con l’ausilio di un tubo d’irrigazione da giardino. Si temeva che lei fosse in casa infatti nella chiamata al numero d’emergenza dei vigili del fuoco, si faceva riferimento alla presenza di una persona tra quelle quattro mura. Fortunatamente, invece, al momento dello scoppio l’abitazione era vuota ma l’incendio, generato probabilmente dal corto circuito di un piccolo elettrodomestico, causò danni ingenti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino